Svizzera

Depositata una petizione per vietare i social ai minori di 16 anni

NextGen4Impact chiede al Consiglio federale di proibire piattaforme come TikTok, Instagram e simili ai più giovani a causa del rischio di dipendenza e manipolazione

  • 18 settembre, 11:43
  • 18 settembre, 12:16
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La petizione è corredata da 60’000 firme

  • iStock (foto d'archivio)
Di: ATS/M.Mar. 

Le piattaforme social non dovrebbero essere accessibili ai minori di 16 anni, poiché queste comportano alti rischi di dipendenza e manipolazione commerciale. Lo chiede al Consiglio federale l’associazione non profit NextGen4Impact, che ha consegnato giovedì una petizione corredata da 60’000 firme.

“Ci vuole un chiaro limite d’età per proteggere i minori da dipendenze, cyberbullismo e manipolazione commerciale”, cita la nota diffusa dall’associazione.

Secondo NextGen4Impact la quantità di “like” e “follower” su TikTok, Instagram e simili non dovrebbero determinare l’autostima di un minore. Sempre più bambini in età scolare elementare sono infatti online ogni giorno e “il cyberbullismo, il cybergrooming e gli abusi sono in aumento, con conseguenze talvolta fatali per i giovani”.

È proprio in questo contesto che la politica è chiamata ad agire, per adattare la legislazione alla realtà digitale quotidiana, come era successo con la protezione dei giovani riguardo al consumo alcol. Un divieto non eliminerà i rischi, ma potrebbe sensibilizzare sulle insidie della rete.

“Del resto, anche il Consiglio federale a febbraio 2025 ha annunciato che in un rapporto valuterà se un divieto o una restrizione dei social media per under 16 sia sensato”, sottolinea ancora il comunicato, ricordando le due iniziative parlamentari che avevano già richiesto un’analisi sul tema.

Come indicato nel comunicato, NextGen4Impact è un’organizzazione indipendente con sede in Svizzera, che ha l’obiettivo tutelare il futuro di bambini e giovani, per ripensare “l’educazione nell’era della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale”. La petizione è stata lanciata su Campax, un’organizzazione non governativa svizzera, la quale si occupa di attivismo politico e sociale.

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Smartphone e social, tempo di divieti?

Falò 16.09.2025, 20:45

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