Il sostegno alle vittime di violenza domestica e sessuale deve essere ampliato, segnatamente sul piano della presa in carico medica, della documentazione medico-legale e delle offerte di alloggio. È l’obiettivo di una revisione della normativa in materia, il cui messaggio è stato adottato oggi, mercoledì, dal Consiglio federale.
Si tratta, indica il Governo in un comunicato, di un passo importante alla luce del preoccupante aumento, registrato nel 2024, della violenza domestica e sessuale.
La modifica parziale della legge federale sull’aiuto alle vittime di reati (LAV), sottolinea l’Esecutivo, è parte integrante dell’attuazione della roadmap comune della Confederazione e dei Cantoni, per combattere il fenomeno.
Dopo il reato, le vittime di violenza hanno spesso bisogno di assistenza medica immediata. È inoltre importante documentare tempestivamente le lesioni e le tracce dell’aggressione. I Cantoni, afferma il Governo, devono quindi assicurare un’offerta sufficiente e l’accesso a cure specialistiche. La documentazione medico-legale deve essere gratuita, indipendentemente dal fatto che la vittima intenda denunciare o meno l’autore del reato. Essa potrà essere utilizzata in seguito come prova, incrementando così la probabilità di denunce e condanne penali.
Inoltre, i Cantoni devono creare alloggi d’emergenza e temporanei, garantendo che siano disponibili posti d’accoglienza sufficienti per fare in modo che le vittime possano avere rapidamente una sistemazione sicura.
Affinché le misure siano efficaci, le vittime devono conoscere i propri diritti e i diversi punti di contatto, prosegue il governo. Per questo motivo, i Cantoni devono fornire informazioni complete sulle offerte di aiuto e renderne l’accesso il più semplice e agevole possibile.
Maggiori costi per i Cantoni difficilmente calcolabili
Parte integrante della cosiddetta road map Confederazione-Cantoni avviata nel 2021 e del piano nazionale per l’attuazione della Convenzione di Istanbul contro la violenza di genere, la revisione della Legge concernente l’aiuto alle vittime di reato arriva in Parlamento nell’anno del triste record di femminicidi: 22 nei primi 8 mesi del 2025, ha ricordato durante il Radiogiornale il nostro corrispondente da Berna Gian Paolo Driussi, aggiungendo che: “Le misure proposte non dovrebbero incontrare ostacoli in Parlamento; diverso il discorso riguardante il finanziamento. I maggiori costi per i Cantoni (in particolare quelli che ancora non si sono dotati di strutture e procedure adeguate) sono difficilmente calcolabili mentre il ruolo della Confederazione dovrebbe restare sussidiario, gravando in minima parte sui bilanci. Il Partito socialista recentemente aveva già avanzato l’idea di un sostegno federale pari a mezzo miliardo di franchi.