Alcuni si presentano con i loro cavalli, chi arriva da più lontano li noleggia. Sui 18 giocatori presenti al torneo di polo di Ascona, questo fine settimana, solo 5 sono svizzeri, gli altri vengono da Lussemburgo, Italia, Germania, persino dall'Argentina. "Mio nonno giocava a polo, mio padre, gli altri miei fratelli, pure i miei figli. E loro meglio di noi! E poi alleviamo anche i cavalli", spiega Pepe Riglos, che - direttamente dall'Argentina - sarà tra i giocatori presenti all'Ascona Polo Cup. Più di 80 i cavalli presenti.
"Amiamo i cavalli, ecco perché in famiglia abbiamo iniziato a giocare a Polo. Devi instaurare una relazione con ogni cavallo, perché ogni animale è diverso. E per noi è anche un modo per mantenere la famiglia unita", dice Riglos.
Una passione che in questo torneo, giunto alla sua 11a edizione, si gioca in un campo ben diverso da quello tradizionale, più grande e fatto di erba.
I cavalli da polo sono di una razza specifica, argentina. "I cavalli da polo sono più semplici da cavalcare. Il giocatore sposta il suo peso e il cavallo reagisce e si muove di conseguenza: un po' come un joystick: destra, sinistra, avanti e indietro. Negli altri sport il cavallo ha più una dinamica tutta sua", spiega Petra Kronwitter, istruttrice di cavallo.
il polo è uno sport che rimane per pochi. In Ticino c'è un solo club, nel resto del Paese qualcuno in più.