Ticino e Grigioni

Botta e risposta a Bellinzona

I contrari illustrano i motivi del no ai nuovi salari dei municipali. Tutti gli ex sindaci schierati per il sì

  • 16.01.2018, 17:01
  • 23.11.2024, 02:55
Da sinistra: Alessandro Ballabeni, Carlo Postizzi e Tuto Rossi

Da sinistra: Alessandro Ballabeni, Carlo Postizzi e Tuto Rossi

  • @Ti-Press

Scampoli di campagna sull’aumento degli stipendi dei municipali a Bellinzona, dove i cittadini domenica devono pronunciarsi sul nuovo regolamento comunale approvato dalla maggioranza PLR-PPD-PS-Verdi del Legislativo, contro il quale Lega, UDC e MPS hanno lanciato il referendum.

In vista della prima prova alle urne della nuova città, martedì alcuni dei contrari (il consigliere comunale Tuto Rossi, l’ex pretore Carlo Postizzi e l’ex municipale PPD Alessandro Ballabeni) hanno chiarito le ragioni del loro no. In conferenza stampa hanno ribadito di ritenere gli onorari previsti sproporzionati: 120'000 franchi per il sindaco, 95'000 per il vice e 80'000 per gli altri sono eccessivi, hanno rilevato, rispetto alla realtà bellinzonese e all’impegno richiesto che, peraltro, non va dimostrato.

A stretto giro di posta è arrivato l’appello a favore del sì firmato da tutti i sindaci degli ex comuni aggregati. In calce al documento mancano i nomi di Mario Branda e Andrea Bersani in prima fila quali sindaco e vice nella campagna in atto a difesa della proposta in votazione.

Diem

Il comunicato degli ex sindaci (con l'aggiunta che la votazione si è tenuta il 18 ottobre 2015 e non il 18 novembre)

Le due tesi a confronto nei dibattiti radiotelevisivi

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Stipendi a confronto

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Salari dei Municipali, alti o bassi?

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