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Così lontani, così vicini: quando l’età non conta

Gli scambi intergenerazionali e i progetti che li promuovono sono sempre più frequenti in Ticino e nel resto della Svizzera, permettendo di rompere le barriere dell’età - REPORTAGE

  • 2 marzo, 06:43
  • 2 marzo, 06:43

Così lontani, così vicini - La musica, medicina per gli anziani

Falò 29.02.2024, 21:10

Di: Roberto Bottini

Secondo una ricerca elaborata dall’Ufficio federale di statistica, in Svizzera i nonni svolgono 160 milioni di ore di lavoro non pagato all’ anno. Una realtà che in Ticino coinvolge il 37 % delle economie domestiche e che descrive bene l’importanza che in nonni hanno nella cura dei nipoti all’interno delle famiglie.

Uno scambio generazionale che al di là degli aspetti economici si rivela fondamentale per la crescita dei bambini e che porta dei benefici sociali anche alla terza età. Una realtà che si sviluppa sempre di più anche al di fuori della famiglia.

Esempi virtuosi

Ne è una conferma la piattaforma www. Intergeneration.ch che raccoglie oltre 350 progetti sociali e culturali in tutta la Svizzera capaci di rompere le barriere dell’età. Gli esempi virtuosi si moltiplicano anche in Ticino, grazie all’operato di numerose associazioni e delle case anziani. Un esempio interessante è l’associazione nipoti si diventa: nata tre anni fa, grazie all’impegno di cinque giovani ha permesso di esaudire 500 desideri di persone anziane, spesso ricoverate in istituti, attraverso l’incontro con giovani volontari che si trasformano in nipoti per un giorno. Si va dal viaggio in elicottero, alla partita della squadra del cuore, alla semplice merenda in compagnia. Spesso ci conferma Federica Cavadini una delle responsabili, attraverso il desiderio si creano dei legami all’interno del tandem generazionale duraturi con “dei nipoti che sono stati accanto ai loro anziani per anni”.

Un altro esempio significativo, ma a ruoli invertiti, di scambi intergenerazionali legati al volontariato è l’appoggio scolastico per ragazzi delle medie in difficoltà garantito dall’ATTE. Qui è la terza età a trasformarsi in risorsa per i giovani al di fuori della famiglia, grazie al lavoro di una trentina di pensionati (spesso ex docenti) che in 18 anni d’attività hanno dato sostegno a oltre 1’000 famiglie, con lezioni private di matematica, tedesco, storia.

E le case anziani? Anche qui il Ticino è in prima linea, come dimostra il centro Polis di Pregassona. Sede anche di un asilo nido la struttura organizza delle attività in comune fra gli ospiti e i bambini della fascia 0-3 anni che frequentano insieme delle lezioni di Yoga o di pet therapy.

Tornando alla piattaforma Intergenretion.ch, un ambito sempre più diffuso in Svizzera è senza dubbio quello della coabitazione. In Ticino il quartiere intergenerazionale di Coldrerio ospita un pre-asilo, un parrucchiere, un bar pasticceria aperto a tutti, creando intorno alla casa anziani Parco San Rocco una vera e propria comunità. “Più casa, meno ospedale” è il motto del nostro istituto, racconta il direttore John Gaffuri di un progetto che dall’ottobre del 2022 ha già ospitato oltre 180 momenti d’incontro fra generazioni e dove gravitano quotidianamente 450 persone di ogni età.

Ginevra: anziani e studenti sotto lo stesso tetto

A Ginevra si è andati oltre con progetti abitativi dove anziani e studenti vivono sotto lo stesso tetto: come il centro Adret di Lancy una struttura polifunzionale, con servizi medici, consegna pasti, un ristorante, un negozio, dove vivono 118 anziani e 28 studenti, all’interno di piccoli appartamenti a pigione moderata. Cuore dell’esperienza una carta d’impegno, firmata dai locatari: per contratto i giovani sono tenuti a prestare 4 ore al mese di volontariato a sostegno degli inquilini senior, mentre quest’ultimi devono organizzare delle attività in comune con gli studenti.

Sorprendente infine è il progetto 1ora per metro quadrato, promosso dall’università, con oltre 390 anziani – il più vecchio ha 102 anni - che dal 2017 a oggi, hanno ospitato nella loro casa degli studenti. Il principio è semplice l’anziano affitta una stanza a  un prezzo accessibile in cambio di lo studente lo aiuta nelle attività domestiche. Si tratta di esperienze che consentono di ridurre il rischio d’esclusione degli anziani ma di cui beneficiano umanamente anche i giovani.

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