Ticino e Grigioni

Deputazione e Governo: fronte comune su perequazione e tagli FFS

C’è preoccupazione per la riorganizzazione di Cargo ed i progetti ferroviari messi in pausa, ma pure impegno a difendere gli interessi del Ticino a Berna

  • Un'ora fa
L'incontro a Bellinzona tra la deputazione ticinese ed il Governo
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RG 12.30 del 19.11.2025 Il servizio di Umberto Gatti

RSI Info 19.11.2025, 14:55

  • Canton Ticino
Di: Umberto Gatti-Radiogiornale/joe.p. 

Questa mattina a Bellinzona si è tenuto l’incontro della deputazione ticinese alle camere federali con il Consiglio di Stato, al centro delle discussioni rimangono la perequazione finanziaria e i tagli previsti delle Ferrovie federali svizzere.

La perequazione finanziaria nella sua struttura attuale sfavorisce il cantone Ticino. Il Consiglio di Stato e la deputazione ticinese hanno ribadito la volontà di far fronte comune a Berna, sottolineando però le oggettive difficoltà nel far comprendere la posizione ticinese. 

La deputazione ha - tra le altre cose - incontrato anche i dirigenti di FFS. Soddisfazione per i dipendenti di Cargo, che hanno tutti trovato un nuovo impiego. Preoccupazione invece per quella che sarà una seconda ondata di licenziamenti. 

“Purtroppo - afferma Greta Gysin, presidente della deputazione ticinese alle Camere federali - questa riorganizzazione di Cargo è una necessità. Lo abbiamo visto dal punto di vista finanziario. Così Cargo, se non modifica i propri processi di produzione, non può sopravvivere. E perderemo di fatto tutti i posti di lavoro in Ticino. Ci sarà un seguito in questa riorganizzazione. E dovremo prestare attenzione perché, per le persone colpite, si trovino delle soluzioni. Ma anche perché il trasporto merci su ferrovia non cada nel dimenticatoio”.

Sempre in ambito ferroviario, il programma “Trasporti 45” ha messo nel cassetto alcuni progetti di ammodernamento delle stazioni ticinesi. Anche su questo punto è stata promessa battaglia.

“Ci sono diversi progetti - aggiunge Gysin - ma, per citare due esempi, si tratta di rendere più flessibili i nodi di Bellinzona e di Lugano per permettere una maggiore frequenza. Ma anche di adeguare ad esempio, il marciapiede di Mendrisio per permettere anche a treni più lunghi la fermata in quella stazione. Sono dei progetti di minore entità, ma che per il buon funzionamento e per il flusso del trasporto pubblico in Ticino, sono assolutamente essenziali”.

Una posizione evidentemente condivisa dal Consiglio di Stato. Il presidente Norman Gobbi ha confermato l’impegno comune per far rientrare queste opere nel programma “Trasporti. 45”. E sono progetti che, è stato detto, non hanno una valenza solo regionale, ma anche nazionale e internazionale.

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