Ticino e Grigioni

Diffamazione ed estorsione contro Claudio Zali, donna condannata

L’imputata è stata condannata a tre mesi di detenzione, sospesi a favore del proseguimento di un trattamento psichiatrico ambulatoriale

  • Ieri, 19:31
  • Ieri, 20:35
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Perseguitava Zali: condannata

Il Quotidiano 13.05.2025, 19:00

Di: Radiogiornale-John Robbiani/Rsi Info 

È stata condannata in pretura penale a Bellinzona la donna accusata di aver diffamato il consigliere di Stato Claudio Zali e la sua ex compagna, la granconsigliera Simona Genini. E di aver tentato di estorcere loro del denaro. L’imputata è stata condannata a tre mesi di detenzione, sospesi a favore del proseguimento di un trattamento psichiatrico ambulatoriale.

Si tratta del secondo caso di questo tipo in poche settimane. Già a fine marzo un’altra donna, che sosteneva di aver avuto una relazione con Claudio Zali, era finita a processo ed era stata condannata per diffamazione. Denunciata dal consigliere di Stato e dalla sua ex compagna per aver scritto commenti diffamatori sui social network nei loro confronti.

Oggi la fattispecie era simile. Sul banco degli imputati una donna di 40 anni, con problemi psichici, che in aula ha spiegato di aver avuto una lunga relazione, in passato, con il politico leghista. Lo ha preso di mira con messaggi diffamatori e, soprattutto, ha preso di mira colei che all’epoca dei fatti - parliamo di due anni fa - era la sua compagna. Lo ha fatto per mesi con messaggi pesanti, sui social network, ma anche inviati a conoscenti.

Una vera e propria forma di stalking, ha spiegato il procuratore generale Andrea Pagani, che ha firmato l’atto d’accusa e condotto l’inchiesta. La donna ha anche tentato di ricattare Claudio Zali, chiedendo dei soldi: settecento franchi. Da qui l’accusa di estorsione. Pagani ha proposto una condanna pari a 3 mesi. Sospesa. E ha chiesto un trattamento psichiatrico ambulatoriale.

La difesa - rappresentata dall’avvocato Ivan Marci - ha contestato l’accusa di estorsione e chiesto una diminuzione della condanna. Ha tentato di giustificare la sua assistita definendola a sua volta una vittima. “Una donna fragile”, ha detto l’avvocato, manipolata proprio in quanto fragile.

Ma “La fragilità dell’imputata” - ha però replicato Edy Salmina, patrocinatore di Simona Genini, vittima appunto di stalking, “non giustifica assolutamente quanto accaduto. Quanto ha subìto. Una persecuzione sistematica. Non è stata una semplice lesione dell’onore ma una vera e propria demolizione dell’onore”.

Simona Genini ha ottenuto che il risarcimento venga donato ad un’associazione di aiuto alle vittime di stalking.

02:18

Diffamò Zali: donna a processo

SEIDISERA 13.05.2025, 18:00

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