Ticino e Grigioni

Diga del Sambuco, il Gran Consiglio discute ma non decide

Il ricorso del Comune di Lavizzara è decaduto dopo il ritiro delle modifiche pianificatorie legate al progetto da parte del Consiglio di Stato - La CATE porta però la questione in aula

  • Ieri, 20:30
04:44

Terzo giorno di Gran Consiglio in Ticino

SEIDISERA 21.05.2025, 18:00

  • Ti-Press
Di: SEIDISERA/gfont 

Il Gran Consiglio ticinese ha discusso nel pomeriggio il progetto di innalzamento della diga del Sambuco, in alta Valle Maggia. Si tratta di uno dei 15 progetti strategici a livello nazionale per rafforzare l’autosufficienza energetica. Al centro del dibattito: un ricorso del comune di Lavizzara, che però il Parlamento non ha potuto esaminare nel merito.

Il Consiglio di Stato ha infatti ritirato le modifiche pianificatorie legate al progetto, rendendo il ricorso privo di oggetto. Una decisione motivata dalla nuova legge federale sull’approvvigionamento elettrico, in vigore dal 1° gennaio, che per progetti prioritari non richiede più adeguamenti pianificatori cantonali.

La Commissione ambiente, territorio ed energia (CATE) ha comunque voluto portare la questione in aula, sollevando interrogativi politici. Sullo sfondo anche il ritiro della richiesta di credito per elaborare il progetto della funivia tra l’alta Valle Maggia e la Leventina, avvenuto una ventina di giorni dopo il ricorso sul progetto idroelettrico.

Il liberale radicale Andrea Rigamonti ha criticato il clima creatosi: “Siamo entrati in un percorso di ripicche, e questo va evitato.” Cristina Zanini Barzaghi (PS) ha indicato che la CATE è pronta a offrire mediazione qualora il Consiglio di Stato non intendesse farlo. Alan Butler (Centro) ha poi difeso il ricorso del comune di Lavizzara, definendolo legittimo: “Sollevava temi ambientali, paesaggistici e territoriali che meritavano ascolto, non solo risposte formali.”

Il centrista Fiorenzo Dadò ha invece rilanciato sul piano economico: “È tempo che le regioni che producono energia abbiano una contropartita concreta.” Nel suo intervento, il direttore del Territorio Claudio Zali ha parlato di un ricorso con “risvolti strumentali” e ha criticato la richiesta di un compenso economico da parte del Comune, definendola “priva di base legale”.

La seduta parlamentare si è conclusa con l’approvazione di un credito di 6,8 milioni di franchi per la riorganizzazione della clinica psichiatrica cantonale di Mendrisio. La prossima sessione del Gran Consiglio è prevista per il 10 giugno e si concentrerà prevalentemente sul consuntivo 2024.

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