Ticino e Grigioni

Giorgio Galusero, una vita in divisa

L’ex poliziotto ed ex deputato di Gran Consiglio sta per pubblicare il libro “40 anni sulle strade del crimine della Svizzera italiana”, in cui racconta la sua esperienza nelle forze dell’ordine

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Giorgio Galusero e una vita da poliziotto

Prima Ora 06.11.2025, 18:00

Di: Prima Ora/M.Mar. 

Giorgio Galusero, ex deputato cantonale ed ex agente di polizia con 40 anni di servizio alle spalle, sta per pubblicare un libro che racconta la sua lunga carriera nelle forze dell’ordine ticinesi. Il volume, intitolato “40 anni sulle strade del crimine della Svizzera italiana”, verrà pubblicato da Salvioni e presentato settimana prossima.

L’idea di scrivere il libro è nata in modo inaspettato. La nipote di Galusero, liceale, doveva intervistare qualcuno per un lavoro scolastico e scelse il nonno. Il risultato fu un elaborato di 60 pagine che impressionò il professore, il quale suggerì all’ex poliziotto di scrivere un libro e, dopo mesi di insistenze, ha accolto il consiglio.

Nel libro, Galusero ripercorre alcuni degli episodi più significativi della sua carriera. Tra questi, spicca il tragico incidente ferroviario di Sant’Antonino del 28 aprile 1976. Un furgone, che trasportava allievi, fu investito da un treno su un passaggio a livello sprovvisto di barriere. L’incidente causò la morte di sette bambini e dell’autista, oltre a due feriti gravi. Galusero ricorda l’impatto devastante dell’evento e la difficoltà di gestire la situazione con i familiari delle vittime, in un’epoca in cui non esisteva ancora un supporto psicologico per gli agenti. “È stato qualcosa di incredibile, fa malissimo” anche a 50 anni di distanza, rammenta l’ex deputato.

Un altro caso significativo riguarda l’arresto e l’interrogatorio del serial killer Michel Peiry, noto come “il sadico di Romont”. Galusero racconta di aver incontrato l’assassino dopo il suo arresto nella Svizzera francese. Durante gli interrogatori a Bellinzona, il killer confessò diversi omicidi, tra cui quello di Fabio Vanetti, un giovane preso in autostop “e ucciso, dopo diverse sevizie, a Cresciano”. Sono rivelazioni pesanti, che “quando torni a casa e hai dei bambini sono difficili fa metabolizzare”.

Michel Peiry conosciuto come "il sadico di Romont"

Michel Peiry conosciuto come "il sadico di Romont"

  • Keystone (foto d'archivio)

Il terzo episodio rilevante coinvolge un’indagine sul riciclaggio di denaro che ebbe ripercussioni politiche a livello federale. L’inchiesta, partita da un sequestro di 100 chilogrammi di eroina a Bellinzona, portò alla luce un giro di riciclaggio che coinvolgeva due fratelli libanesi attivi a Zurigo. Durante le indagini emerse un collegamento con una ditta zurighese il cui vicepresidente era il marito della consigliera federale Elisabeth Kopp. La vicenda si concluse con le dimissioni della Kopp, che all’epoca era vicepresidente della Confederazione e si apprestava a diventare la prima donna presidente l’anno successivo.

L'ex consigliera federale Elisabeth Kopp con il marito Hans W. Kopp

L'ex consigliera federale Elisabeth Kopp con il marito Hans W. Kopp

  • Keystone (foto d'archivio)

Nonostante le difficoltà e le esperienze traumatiche vissute, Galusero definisce quello del poliziotto come “il lavoro più bello del mondo, perché ti alzi al mattino e non sai quello che può succedere”. Tuttavia, essendo stato per 15 anni presidente della Federazione svizzera dei funzionari di polizia, è consapevole del fatto che “i malumori all’interno della categoria c’erano già allora, ora non so come sia, ma di certo lo scontento deve preoccupare”. “Io resto dell’idea che (il poliziotto, ndr) sia il lavoro più bello del mondo”, ha concluso Galusero.

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