Ticino e Grigioni

Hospita: il caso domani sotto la lente della Gestione

Per i giuristi del Gran Consiglio, che sulla vicenda hanno elaborato una nota, emergono interrogativi meritevoli di approfondimenti da parte della politica

  • 18 agosto, 20:17
04:36

Hospita Suisse, un documento ne attesta le criticità

SEIDISERA 18.08.2025, 18:00

  • TiPress
Di: SEIDISERA-Francesca Calcagno/ARi 

Domani, martedì, sul tavolo della commissione della gestione del Gran Consiglio ci sarà un tema scottante: la complessa vicenda giudiziaria attorno alla società Hospita Suisse, attiva nel settore sanitario e coinvolta in presunte malversazioni finanziarie attorno alla quale gravitano nomi di politici, imprenditori e procuratori. In particolare la Gestione discuterà se e come tentare di fare luce sulle vicende sollevate da un’interrogazione dell’MPS che lascia intravvedere “rapporti oscuri” tra persone e istituzioni. E lo farà, partendo da una nota redatta dai giuristi del Legislativo..

Dalla lettura del documento emergono un dossier ben articolato e diverse criticità. La vicenda è intricata e i protagonisti molti, così come i fatti. Col passare del tempo è diventata un caso politico, anche per il sospetto che i protagonisti si siano accordati sulla spartizione di importanti cariche pubbliche.

Premesso questo, un paio di esempi estrapolati dalla nota aiutano a comprendere quali problematiche la Gestione potrebbe approfondire. Uno è dato dal rapporto che Norman Gobbi ha commissionato all’avvocato Enea Petrini, dopo aver sentito voci su problemi di liquidità nella società che aveva diretto il sindaco leghista di Bioggio Eolo Alberti. Ebbene, secondo i giuristi, il coinvolgimento di un consigliere di Stato in un’inchiesta privata sulla condotta di un ex parlamentare potrebbe essere percepita come inopportuna sul piano istituzionale. Ma un altro aspetto concerne l’elezione di un procuratore pubblico in un contesto di presunti rapporti personali delle parlamentari Sabrina Aldi, leghista che ha intanto lasciato il Gran Consiglio, e Cristina Maderni (PLR). Anche qui i giuristi suggeriscono di indagare se siano stati opportuni, sempre sul piano istituzionale, i rapporti di lavoro intrattenuti da entrambe col padre di un candidato poi eletto alla carica di procuratore pubblico.

Ma cosa succederà adesso? Domani i membri della commissione cominceranno a discutere di questa nota, che avevano richiesto, per eventualmente decidere su delle misure: possono richiedere nuovi documenti, interpellare i consiglieri di Stato e redigere linee guida sulla incompatibilità fra ruoli politici e gestionali in ambito privato. Tutto dipenderà dalla valutazione politica che esprimeranno. Detto ciò SEIDISERA ha chiesto a Fabrizio Sirica, che presiede la Gestione, se tutti i commissari siano benvenuti: in altre parole se i tre leghisti - c’è anche il coordinatore Daniele Piccaluga - o anche i liberali-radicali non abbiano un conflitto di interessi. “Ho chiesto ai nostri consulenti di esprimersi pure su questo” e “mi hanno detto che in questa fase i vari commissari potranno essere presenti”. Di conseguenza nella discussione di domani “inviterò i colleghi a essere presenti”, risponde il copresidente PS.

Ma c’è un modo semplice per spiegare perché non sussista un conflitto di interessi? “Non ci sono comportamenti dei singoli membri” della commissione “che sono da indagare”, osserva Sirica. Non sono loro direttamente coinvolti e quindi “potrebbero farne parte, anche se c’è evidentemente un interesse politico”. Esso però emerge per “moltissimi altri temi”, conclude il presidente della Gestione.

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