Ticino e Grigioni

Il Beata Vergine inaugura l’ospedale di giorno

Da un mese è in funzione il nuovo reparto per le operazioni eseguite in regime ambulatoriale - Una tipologia di cure in aumento e con “standard di sicurezza alti”, spiega il direttore sanitario

  • Ieri, 19:57
05:47

Mendrisio: inagurato il nuovo ospedale di giorno

SEIDISERA 29.07.2025, 18:00

  • RSI
Di: SEIDISERA/Porta/Spi 

Al primo piano del Beata Vergine è stato ricavato un nuovo e ampio reparto per le operazioni e per le cure che non necessitano di un ricovero con pernottamento. Martedì è stato il giorno dell’inaugurazione ufficiale dell’”ospedale di giorno” di Mendrisio, aperto già dalla prima settimana di luglio.

Interventi che sono in continuo aumento, come spiega ai microfoni di SEIDISERA Ken Galetti, direttore sanitario dell’OBV: “Dal 2019, secondo l’ordinanza delle prestazioni, ci sono sei gruppi di interventi che devono essere fatti in regime ambulatoriale. Dal 2024 sono diventati 18. Si sta incrementando sempre di più la tipologia di interventi che deve essere fatta nell’arco della giornata. Per la chirurgia viscerale, per esempio, gli interventi sulle ernie inguinali, sulle ernie ombelicali. Per quanto riguarda la chirurgia vascolare, per interventi sulle varici piuttosto che artroscopia del ginocchio, ci sono tante casistiche che devono e possono essere fatti in regime ambulatoriale”.

Quattro milioni l’investimento necessario per il nuovo ospedale di giorno dell’OBV, che completa in Ticino questo tipo di servizio offerto anche dalle altre strutture dell’Ente ospedaliero cantonale. Sempre a livello di numeri, Galetti ricorda che “dal 2019 al 2024 gli interventi ambulatoriali sono aumentati del 30%. Nel 2024 abbiamo fatto circa 1’900 interventi ambulatoriali e sono stati trattati 1’700 pazienti per quanto riguarda le patologie non chirurgiche. Il turnover dei pazienti è abbastanza elevato”.

Le cure offerte nell’ospedale di giorno rappresentano anche una misura di risparmio. Il paziente gestito in maniera ambulatoriale costa ovviamente di meno del paziente in degenza - sottolinea il direttore sanitario dell’OBV -. Proprio perché non ha bisogno di una supervisione notturna, quindi di personale. Lo spostamento verso la chirurgia ambulatoriale ovviamente è fatto anche per cercare di tagliare o di gestire meglio i costi della sanità”. In Svizzera, continua Galetti, “siamo quasi il fanalino di coda a livello europeo per quanto riguarda interventi in regime ambulatoriale. Più o meno il 20% degli interventi viene eseguito in Svizzera a livello ambulatoriale, contro il 50-60% nei paesi del Nord Europa. Quindi abbiamo ancora tanto da lavorare”.

Si tratta di cure veloci, senza ricovero, meno care... Ma comunque anche sicure? “L’operazione in regime ambulatoriale è fatta con degli standard di sicurezza alti, proprio perché non abbiamo il controllo del paziente durante la notte. Quindi i criteri di selezione per ammettere un paziente a un regime ambulatoriale ci sono. Ovviamente non cacciamo nessuno dall’ospedale di giorno. Se vediamo che il paziente non può essere dimesso in sicurezza, lo mettiamo nel reparto stazionario di chirurgia. Così possiamo seguirlo durante la notte, magari per togliere dei dolori piuttosto che per un’osservazione un po’ più frequente. Le riammissioni dopo l’intervento sono praticamente nulle. Il regime ambulatoriale trasformato in degenza è molto molto basso.

Questo anche grazie ai progressi tecnologici che permettono oggi operazioni in regime di day hospital. Interventi che fino a qualche anno fa necessitavano di un ricovero di più giorni.

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