Il "Ritratto di Isabella d’Este", attribuito a Leonardo da Vinci resterà nella Confederazione elvetica. Lo ha sancito il Tribunale federale, che ha dato ragione alla proprietaria del quadro e negato la confisca e la consegna alle autorità italiane.
La sentenza della massima istanza giudiziaria svizzera resa nota mercoledì sconfessa così sia il Ministero pubblico ticinese, sia il Tribunale penale federale di Bellinzona.
PP 12.00 del 29.05.2019: il servizio di Roberto Scolla
RSI Info 29.05.2019, 14:02
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Le due istanze avevano accolto la richiesta avanzata da Roma di restituire il dipinto a olio con decisioni adottate a seguito della condanna definitiva della sua proprietaria a un anno e due mesi di carcere per "trasferimento illecito di opere d’arte avvenuto senza la licenza d’esportazione".
Si tratta però di una fattispecie che non esiste nel diritto elvetico, hanno precisato i giudici del TF, e mancando dunque la condizione della "doppia punibilità" non è possibile dare seguito a quanto chiesto dalle autorità italiche. Il quadro resta perciò in Svizzera e nella disponibilità della proprietaria, una signora 70enne figlia di un collezionista d’arte che condivideva questa passione con la madre di origini elvetiche.
Restano i dubbi sull’autore del dipinto, considerato che taluni esperti ritengono sia un'opera del genio toscano, mentre altri ne mettono in dubbio l'autenticità. Il valore dell’opera è stimato in ogni caso tra i 100 e i 140 milioni di franchi.