I licenziamenti alla Croce Rossa del Sottoceneri (CRSS) saranno molti meno del previsto: dai 35 inizialmente annunciati si scende a 13. Lo ha comunicato la CRSS in una nota diffusa a seguito dell’interrogazione del deputato della Lega dei Ticinesi Omar Balli al Consiglio di Stato, che l’organizzazione contesta definendo infondate le accuse di conflitto di interessi e di cattiva gestione.
Secondo quanto comunicato, la riduzione dei tagli è il risultato della riorganizzazione imposta dalle misure di risparmio decise dal Gran Consiglio nel 2024 e inserite dal Consiglio di Stato nel preventivo 2026. La CRSS ricorda che le attività nel settore migrazione dipendono dal mandato cantonale e che ogni passo, compresa la comunicazione interna ed esterna, è stato concordato con il DSS, i sindacati e la Commissione interna.
L’ente ribadisce di aver valutato tutte le alternative per limitare l’impatto sul personale e denuncia il rischio che informazioni errate danneggino ingiustamente il lavoro svolto quotidianamente a favore delle persone più fragili.
35 licenziamenti per Croce Rossa Ticino
SEIDISERA 08.10.2025, 18:00
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