Un capannone rimasto vuoto per un decennio nella zona industriale tra Bodio e Giornico sta tornando a vivere grazie a un ambizioso progetto imprenditoriale. Vernici, parti di carpenteria e sci saranno prodotti in questo spazio rinnovato, frutto della collaborazione tra due imprenditori.
L’iniziativa nasce dall’esigenza di separare le attività commerciali quotidiane dalle operazioni di produzione su larga scala. “Lo scopo era di scindere le attività a Taverne della Edinthon e di Castione del Centro taglio della Somazzi, separando il commercio dai grossi quantitativi di materiale che intralciavano l’attività”, spiega ai microfoni del Quotidiano l’imprenditore Dario Somazzi.
Lo spazio in Leventina ha permesso l’installazione di nuovi macchinari per il taglio del legno e la produzione di intonaci e vernici più performanti. L’impianto è pensato per una produzione di qualità e di massa, orientata sia al mercato ticinese e svizzero che all’esportazione.
La posizione strategica, vicina al nuovo svincolo di Giornico e alla strada per il tunnel del Gottardo, è stata determinante.
Una produzione di sci made in Ticino
Gli spazi del capannone sono ampi, tanto che oltre alle due attività di Edinthon e Somazzi, qui si installerà una produzione decisamente particolare, quella della Venini, giunta in Leventina dall’alto Lario e specializzata in produzione di macchine per sci e snowboard. “Questa location è perfetta – afferma il titolare Luigi Venini –, abbiamo uno spazio industriale tra le montagne e su una strada molto importante per noi, visto che praticamente tutta la nostra clientela è svizzera”.
Particolarmente interessante è la produzione di sci, che partirà da 2’500 paia per arrivare a 7’000 entro 5 anni. “Con lo Swiss Made, su un prodotto specifico come lo sci, puntiamo a un’apertura mondiale”, sottolinea l’imprenditore.
Il progetto imprenditoriale complessivo tra Bodio e Giornico, che prevede un investimento di 10 milioni di franchi e la creazione di 25-30 posti di lavoro, è stato facilitato dall’antenna leventinese dell’Ente regionale per lo sviluppo, come evidenzia il coordinatore Michele Guerra: “Iniziamo a raccogliere i frutti grazie a una grande coordinazione con le autorità e l’imprenditoria locali”.