È sfociata in due decreti d’accusa l’inchiesta sulla morte di una 19enne del Luganese, deceduta dopo avere partecipato al rave party organizzato a Roveredo tra il 26 e il 27 novembre 2022.
La ragazza stava male già al suo arrivo. Eppure ci si limitò ad adagiarla sui sedili di un furgone, lasciandola lì per ore. Solo nel primo pomeriggio del giorno successivo, quando era ormai in fin di vita, venne accompagnata all’Ospedale San Giovanni di Bellinzona, dove decedette verso le 19.30.
Giovedì scorso – ha appreso la RSI – la procura grigionese ha emesso i decreti nei confronti di due degli organizzatori dell’evento: un ticinese di 26 anni e un italiano di 38. Per entrambi è stata proposta una pena pecuniaria di 60 aliquote giornaliere (sospesa condizionalmente) e una multa di 700 franchi. Omissione di soccorso e contravvenzione alla legge sugli stupefacenti i reati ravvisati.
Il difensore del 26enne, Chiara Donati, ha annunciato che si opporrà al decreto. Dal canto suo il legale dei famigliari della vittima, Rocco Taminelli, ha preferito non rilasciare dichiarazioni.
Quotidiano 22.09.2025

Rave party Roveredo, un decreto d'abbandono
Il Quotidiano 30.08.2024, 19:00