Sono 631 le voci di docenti ticinesi che hanno risposto al sondaggio OCST fra settembre e ottobre dello scorso anno. Solo un decimo di chi questo lavoro lo fa ogni giorno, confrontandosi con gioie e - da quanto emerso dal corposo documento pubblicato oggi dal sindacato e già condiviso con il Dipartimento Educazione, Cultura e Sport - parecchi dolori. Tra i tanti, la complessa gestione di molte classi, molti allievi e molte sedi. Oppure, la presenza di casi difficili. Criticità che SEIDISERA della RSI ha riletto con i due fronti: da una parte il settore dell’OCST che si occupa degli insegnanti e dall’altra il DECS.
L’importanza del confronto
“Emerge chiaramente che non c’è un ascolto attento e a volte non viene neanche richiesta un’opinione ai docenti. Le riforme vengono calate dall’alto”, riporta per OCST Davina Fitas, “i docenti chiedono di essere coinvolti maggiormente”. Un coinvolgimento che secondo Tiziana Zaninelli, responsabile dell’insegnamento medio (che ai microfoni RSI ha parlato a nome del Dipartimento) già esiste: “Sul ripensamento della legge della scuola la sezione delle scuole comunali ha svolto un lavoro molto capillare”, dichiara. “Per il superamento dei livelli c’è un gruppo di accompagnamento molto ampio; l’Osservatorio docenti, poi, ci porta a ripensare la formazione docente e l’abilitazione. E anche qui sono previsti una serie di incontri con i rappresentanti dei docenti, degli esperti, delle direzioni dei direttori”.
“Questa professione comunque piace”
“Quello che noi vogliamo è che questa professione sia ancora attrattiva”, sottolinea poi la responsabile OCST settore pubblico e docenti, Davina Fitas. “Passiamo tutti dalla scuola e quindi è importante che ci sia un corpo di insegnanti che lavori con soddisfazione. E malgrado tutte queste difficoltà, quello che emerge anche dal documento è che questa professione comunque piace. Quello che noi vogliamo è che si migliori e che ci sia un dialogo più aperto e che si trovino delle soluzioni a breve termine sulle criticità che sono emerse”. Un dialogo che, precisa Tiziana Zaninelli, la direttrice del DECS Marina Carobbio è pronta ad accogliere.
È ancora attrattiva ed è sufficientemente valorizzata la professione del docente?
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Come formare i docenti?
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La risposta del DECS al sondaggio dei docenti
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