Due membri della banda balcanica di rapinatori denominata "Pink Panther" arrestati in Ticino nel 2018, mercoledì sono stati condannati dal Tribunale cantonale di Zurigo a rispettivamente 7 anni e mezzo e 6 anni di reclusione. Sono colpevoli principalmente di tentata rapina, come aveva già stabilito la sentenza del tribunale distrettuale contro la quale avevano ricorso.
Al momento dell'intervento della polizia cantonale ticinese che li aveva bloccati in Via Industria a Pregassona, gli imputati e si preparavano a rapinare una o più gioiellerie in Via Nassa a Lugano. Ma avevano progettato anche un colpo a Gstaad.
Contro i due cittadini serbi, di 44 e 45 anni, sono state anche decretate espulsioni dalla Svizzera di 15 e 10 anni. Uno è stato condannato pure per infrazione della legge sulle armi.
Una banda molto temuta
La banda, formata da alcune centinaia di ex militari dei Balcani, nel corso degli anni, ha compiuto, in diverse formazioni, rapine audaci e spettacolari in gioiellerie di tutto il mondo. Venne soprannominata "Pink Panther" nel 2003 dopo un colpo avvenuto a Londra: i poliziotti trovarono una pietra preziosa nascosta in una confezione di crema per il viso, proprio come nel film "La pantera rosa" del 1963. Nel 2009, a Dubai hanno rubato gioielli e orologi per un valore equivalente a circa 11 milioni di franchi. In una rapina del 2016 a Zurigo sono fuggiti con una refurtiva di circa un milione di franchi. Nel 2013 colpirono una gioielleria di Ascona.