Le Cave di Arzo devono restare “un luogo di incontro e cultura”. A perorare la richiesta al Municipio di Mendrisio e al Consiglio di Stato sono 2’034 firmatari della petizione che è stata consegnata lunedì alla cancelleria comunale di comune. Le sottoscrizioni sono state presentate dal primo firmatario, il consigliere comunale Elia Agostinetti.
Con questa petizione, lanciata online a metà luglio, i firmatari “vogliono dimostrare la loro volontà di proteggere l’anima delle Cave di Arzo come luogo di aggregazione sociale e di accrescimento culturale. In una società sempre più segnata dall’atomizzazione del collettivo e dall’allontanamento dalle realtà territoriali, queste iniziative meritano di essere protette”.
Prima dell’estate era stato inoltrato un ricorso al Consiglio di Stato da due privati cittadini che contestavano le manifestazioni proposte a luglio da una delle associazioni che animano questo anfiteatro naturale. Il Governo aveva concesso la revoca dell’effetto sospensivo, in attesa di decidere nel merito.

Decisione tardiva sulle cave di Arzo
Il Quotidiano 26.06.2025, 19:00