È stato condannato a 6 anni di reclusione, a cui si aggiunge un trattamento psicologico ambulatoriale, per ripetuto tentato omicidio il 46enne del Locarnese a processo da martedì a Lugano per aver aggredito a calci e pugni e - in parte - anche con un coltello il padre e la madre. I fatti risalgono alla mattina del 10 novembre dello scorso anno, a casa dei due anziani, dove l’uomo si era presentato alterato dall’alcol.
L’uomo aveva sostanzialmente ammesso i fatti davanti alla Corte presieduta da Curzio Guscetti, contestando però il capo di accusa di tentato omicidio, per il quale la procura rappresentata da Chiara Buzzi aveva chiesto 5 anni di reclusione.
Questa è stata anche la linea difensiva del suo legale Stefano Stillitano, che in mattinata aveva chiesto una condanna di 9 mesi con la condizionale per lesioni semplici qualificate nei confronti della madre, sostenendo che il suo cliente non aveva alcuna intenzione di uccidere. Nessuno dei due genitori è mai stato in pericolo di vita, né sono stati colpiti punti vitali, aveva affermato l’avvocato.
Le stesse vittime, in una lettera, avevano chiesto clemenza per il figlio.

RG 12.30 del 19.08.2025 - Il servizio di Luca Berti
RSI Info 19.08.2025, 13:03
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