Un anno e mezzo fa uccise l'anziana nonna per soldi, poi tentò di coprire il delitto dando fuoco alla casa. Oggi (mercoledì) il giovane di 24 anni compare davanti alle Assise criminali di Lugano.
Era l'inizio di luglio dell'anno scorso quando la signora di 81 anni, amata in paese, venne trovata morta nella sua villetta di via Chiesuola. Agli inquirenti era apparso subito chiaro che il decesso della donna non era stato causato da un'imprudenza. A dar fuoco alla casa era stato infatti il nipote, un ragazzo di 23anni, nel goffo tentativo di camuffare il delitto. Il giovane era in Ticino da poco ed era andato ad abitare da solo. Ha ucciso la nonna, in corridoio, con un martello e il movente, secondo l'accusa, è il denaro. Aveva chiesto dei soldi per acquistare la cocaina, sostanza dalla quale è dipendente, e quella notte non li aveva ricevuti.
Il giovane deve rispondere di vari reati, tra cui il più grave è quello di assassinio. Difeso all'avvocato Daniel Ponti, ha sostanzialmente ammesso i fatti sin da subito. A suo favore il perito psichiatrico, Rafael Traber, ha ravvisato una lieve scemata imputabilità, dovuta ad un disturbo legato proprio al consumo di droga.