Gli inquirenti continuano a lavorare sul pestaggio avvenuto nella notte del 1° agosto alla pensilina di Lugano. Da un lato le immagini della videosorveglianza. Dall’altro le testimonianze di chi si trovava lì quando un gruppo di ragazzi, dopo un breve diverbio nato per futili motivi, ha picchiato un 19enne del Bellinzonese. Due fonti di prova dalle quali è emersa la dinamica di un episodio che avrebbe facilmente potuto avere conseguenze più pesanti.
Non si sa ancora se la vittima abbia perso i sensi cadendo o a causa dei colpi ricevuti negli istanti successivi. Certo è che, mentre era a terra, gli è stata sferrata una violenta scarica di calci alla testa. Si parla addirittura di cinque o sei (anche se resta da stabilire quanti di questi fossero potenzialmente letali). Di qui l’ipotesi di tentato omicidio, a cui si aggiungono le accuse di lesioni gravi, lesioni semplici e aggressione.
Il giovane – hanno accertato le indagini – aveva bevuto, così come forse una parte degli imputati. Sei le persone sotto inchiesta al momento. Alcune hanno già precedenti penali. Si tratta di due 18enni e di quattro minorenni, domiciliati nel Mendrisiotto e nel Luganese. Per cinque di loro è stata disposta la carcerazione preventiva.
Quotidiano 19.00 del 11.08.2025

Violenza giovanile in Ticino, la preoccupazione
SEIDISERA 06.08.2025, 18:00
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