Ventisettenne condannato per atti sessuali con fanciulli

Resta in carcere per scontare la pena a cui è stato condannato stamane un 27enne ticinese, alla sbarra per atti sessuali con fanciulli. L’uomo dovrà stare in prigione per due anni e mezzo, senza sospensioni, poiché questa è la terza volta che compare davanti a un giudice per fatti simili.

“Sono ricaduto nel baratro”, sono state queste le parole espresse dal giovane del Mendrisiotto che, lo scorso fine gennaio, si era messo in contatto virtualmente con minori di 16 anni, attraverso canali social come Tik Tok, Whatsapp e ChatVisionZ, piattaforma che permette di comunicare fra sconosciuti con la webcam.

Ai minori contattati il 27enne chiedeva di masturbarsi filmandosi e inviandogli, in seguito, i video e lui faceva lo stesso, inviando suoi filmati, ma non sempre è riuscito a convincere i giovani. In un caso ha condiviso con un 15enne un video in cui avvenivano atti sessuali reali con una minorenne. L’uomo guardava, possedeva e condivideva filmati del genere, oltre a immagini di atti sessuali con animali. Per questo motivo è emersa anche l’accusa di pornografia dura.

Lo scorso autunno, il condannato aveva inoltre smesso di presentarsi ai controlli ordinati dal giudice del precedente processo, incontri per mezzo dei quali si sarebbe dovuto verificare che il 27enne non consumasse più alcol e stupefacenti. Il 27enne ha però ricominciato ad assumere tali sostanze e, sotto l’effetto, si era messo alla guida della sua automobile.

La ricaduta nel baratro si è però interrotta lo scorso marzo, da quando il condannato è in carcere preventivo. L’uomo ha ammesso tutti i fatti, perciò accusa e difesa si sono accordate per una proposta di pena di 30 mesi tutti da scontare, una multa di 500 franchi e l’obbligo di seguire una misura terapeutica ambulatoriale. La proposta è stata ritenuta corretta dal giudice.