Si è aperto mercoledì mattina il processo nei confronti di Pasquale Ignorato e suo figlio Mirko per il delitto di Via Valdani a Chiasso, avvenuto sei anni fa, che portò alla morte del 73enne Angelo Falconi. I due sono accusati in via principale di assassinio.
Il processo è entrato nel vivo nella tarda mattinata. Per l'accusa, i due, a causa dello sfratto intimato alla famiglia avrebbero atteso Falconi nel garage della palazzina e lo avrebbero assalito. Pasquale Ignorato ha invece confermato alla Corte la sua versione dicendo che fu un incontro casuale, che la spranga di ferro usata per colpire il 73enne era stata presa dalla vittima dal baule della sua macchina, e che dopo essere stato colpito a un braccio gliela avrebbe sottratta per difendersi, per poi colpirlo ripetutamente alla testa.
Il figlio non avrebbe partecipato, anzi gli sarebbe stato intimato di andarsene e lui avrebbe ubbidito. Non ci sarebbe stato nessun sopralluogo precedente al delitto e l'incontro sarebbe stato casuale. Il giudice Marco Villa ha però contestato agli imputati il fatto che ci sono immagini di sorveglianza che situano il figlio nei pressi della rampa d'accesso del garage per più di un'ora il giorno precedente.
La Corte inoltre si chiede perché Pasquale non avesse con sé il telefonino e perché avesse parcheggiato l'auto nella rimessa senza averne il permesso. Questi gli interrogativi posti che fanno pensare alla premeditazione e per i quali i due imputati hanno confermato le loro versioni.
Il processo è previsto sull'arco di tre giorni, ma il presidente della Corte ha già anticipato che la sentenza potrebbe essere comunicata in gennaio.