Charb, in una vignetta ha ''previsto'' l'attentato...
Charb, in una vignetta ha ''previsto'' l'attentato... (ansa)

Attacco alla Francia

Parigi sotto attacco jihadista. Mercoledì due uomini armati hanno aperto il fuoco nella sede di Charlie Hebdo: 12 i morti. Giovedì un altro estremista ha ucciso una poliziotta

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Mercoledì 7 gennaio, verso le 11.30, due uomini incappucciati e armati di kalashnikov, i fratelli Cherif e Said Kouachi, hanno fatto irruzione nella sede del settimanale satirico Charlie Hebdo a Parigi e hanno aperto il fuoco. Cinque minuti di terrore: 12 vittime e 8 feriti è il bilancio dell’attacco.

Tra i morti, il direttore del settimanale, Stephan Charbonnier, detto Charb, e i tre più importanti vignettisti: Cabu, Tignous e Georges Wolinski.

Gli assalitori hanno aperto il fuoco gridando: "Vendicheremo il Profeta" e "Allah u Akbar", che significa Allah è grande.

Il giorno dopo un altro estremista, Amedy Coulibaly collegato con i fratelli franco-algerini, ha ucciso una poliziotta a Montrouge.

La fuga dei tre si è conclusa venerdì 9 gennaio dopo due prese di ostaggi. I fratelli Kouachi sono morti tentando di rompere con le armi il cerchio delle forze dell'ordine attorno all'edificio in cui si erano asserragliati a nord della capitale. Amedy Coulibaly è invece stato ucciso nell'assalto al supermercato kosher nel quartiere di Porte de Vincennes in cui si era barricato uccidendo quattro clienti.

I tre giorni d'attacco terrorista alla Francia sono costati 17 morti in aggiunta ai tre jihadisti che, secondo alcuni analisti, non avrebbero agito su mandato di AlQaida nello Yemen o dell'IS, cui s'ispirano e che li hanno addestrati.

Commentando i giorni di terrore, il presidente Hollande, il premier Valls e il ministro degli Interni Cazeneuve hanno confermato l'ampiezza della sfida e che lo stato d'allerta permane.

L'ultimo tweet di Charlie Hebdo
L'ultimo tweet di Charlie Hebdo (twitter)

ats/ansa/redMM


"Libertà sotto assedio"

Ai fatti avvenuti in Francia e alla reazione delle democrazie liberali all’offensiva del terrore è stata dedicata la puntata di lunedì 12 gennaio 2015 di “60 minuti” “Libertà sotto assedio" con ospiti: Slaheddine Gasmi (presidente della Lega dei musulmani ticino), Manuele Bertoli (presidente del Governo ticinese), Iris Canonica (associazione libertà e valori), Marcello Foa (cofondatore dell’Osservatorio europeo di giornalismo), Giovanni Merlini ( consigliere nazionale PLR), Lorenzo Vidino (esperto di terrorismo) e Matteo Gianni (professore di Scienze politiche all’Università di Ginevra).

Libertà sotto assedio

Libertà sotto assedio

LA 2, lunedì 12 gennaio, 21:05

 
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