Sempre più persone in Svizzera svolgono più di un lavoro. Secondo gli ultimi dati dell'Ufficio federale di statistica attualmente se ne contano oltre 350'000, pari a circa il 7% della popolazione attiva. Il fenomeno è molto cresciuto negli ultimi anni (nel 1991 la quota di chi aveva più di un datore era del 4%) e la tendenza è destinata a proseguire per la progressiva digitalizzazione della società e la diffusione del telelavoro.
Dietro all'incremento ci sono ragioni finanziarie, ma non solo, come evidenzia il Tages Anzeiger. Per molte persone - soprattutto donne - un salario magari non molto ben remunerato, non basta per arrivare alla fine del mese. Spesso inoltre, con due diverse occupazioni risulta più facile conciliare lavoro e famiglia. Ma c'è dell'altro. E lo dimostra il fatto che ad avere due professioni sono sempre più anche lavoratori altamente qualificati.
Su una cosa sindacati e datori di lavoro concordano: la digitalizzazione, la possibilità per molte professioni - soprattutto quelle creative - di lavorare da casa o in orari molto flessibili, farà aumentate ancora di più le persone con più impieghi.
Da parte loro i sindacati prevedono che l'evoluzione farà aumentare precarizzazione e lacune conributive. Chi ha più contratti - sottolineano - è svantaggiato poiché la somma dei salari spesso è inferiore e, inoltre, si riduce notevolmente il risparmio per la cassa pensione. Una situazione della quale, secondo le organizzazioni dei lavoratori, la politica dovrà tenere conto nell'elaborare le prossime riforme del sistema pensionistico, pensato ancora troppo secondo un modello occupazionale che sta piano piano perdendo terreno.