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Agricoltura italiana in crisi

La siccità piega settori cardine dell'economia come quello agricolo e caseario. Il Po ai minimi già a giugno

  • 23 giugno 2017, 16:02
  • 8 giugno 2023, 08:23
Il Po ai minimi termini nei pressi del Ponte della Becca a Pavia

Il Po ai minimi termini nei pressi del Ponte della Becca a Pavia

  • ANSA

L’Italia è sempre confrontata con una massacrante crisi idrica, che sta mettendo in gravi difficoltà non soltanto il settore agricolo ma anche quello caseario e forestale – tutti confrontati con valori di fiumi e bacini nettamente inferiore alla media. Il Po, lungo 652 chilometri, accusa il colpo e oggi, venerdì, il livello idrometrico è sceso a 13 centimetri. Un valore di ben un metro e mezzo inferiore a quella che sarebbe la normalità in questo periodo.

In tutta la vicina Penisola si è provveduto a razionare il consumo d’acqua, tanto che anche a Roma è ormai vietato lavare l’auto o bagnare il proprio orto. Nella Pianura padana sono tornate a viaggiare, come nel periodo post-bellico, le autobotti piene d’acqua per rifornire le economie domestiche, anche se qualche agricoltore si è detto convinto che per quanto il “grande fiume” sia in secca, “nei canali d’irrigazione non si sia ancora raggiunta la soglia critica toccata qualche volta in passato.

I contadini sardi hanno bloccato per protesta un'arteria basilare come la Statale 131

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  • ANSA

Soffrono pure i laghi, soprattutto nell’area lombardo-veneta, nel Lazio e in Sardegna, piagati dalle scarse precipitazioni che in alcune regioni scarseggiano dall’autunno 2016, e le temperature “canicolari” di queste ultime settimane. Emilia-Romagna, Toscana e Sardegna, insieme al Veneto, hanno chiesto lo stato d’emergenza, che è stato accordato in giornata alle provincie di Parma e Piacenza.

Si tratta di due realtà cardine per l’economia di tutta l’Italia, poiché nei loro territori si coltiva un quarto del pomodoro da conserva italiano, senza dimenticare che sono nella zona di produzione di formaggi come Grana Padano e Parmigiano-Reggiano. Il Governo ha stanziato a sostegno del settore agricolo-caseario locale quasi nove milioni e mezzo di franchi per contrastare la siccità che mette a dura prova la zona del bacino del Po, dalla quale dipende oltre un terzo della produzione di frutta, verdura e cereali italiana.

E’ anche vero che la scarsità d’acqua è un flagello pure per la coltivazione delle olive, come pure per l’allevamento di bovini e la produzione di latte a causa del limitato foraggio disponibile e dei problemi d’abbeveramento degli animali. E siamo soltanto a fine giugno. Intanto i coltivatori diretti hanno iniziato a manifestare in Sardegna, bloccando strade basilari per i collegamenti nell'isola come la Statale 131.

RG/EnCa/ANSA

RG 12.30 del 23.6.2017 Il servizio di Anna Valenti

RSI Mondo 23.06.2017, 14:49

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