Arrestato il bandito Graziano Mesina

I carabinieri del raggruppamento operativo speciale, del gruppo di intervento speciale di Nuoro e dello squadrone eliportato "Sardegna" hanno rintracciato e arrestato Graziano Mesina nel corso della notte su oggi, sabato. La primula rossa del banditismo sardo, inserito nella lista dei latitanti di maggiore pericolosità in Italia, era nascosto a Desulo, un paese del Nuorese, in casa di una coppia ora indagata per favoreggiamento.

Mesina, che ha 79 anni, era latitante dal 3 luglio del 2020, quando i carabinieri giunti a casa sua a Orgosolo per scortarlo in prigione non trovarono nessuno. Deve scontare una condanna in via definitiva a 30 anni di carcere, l'ennesima della sua carriera criminale iniziata nel 1956, a 14 anni, con il primo arresto per possesso di un fucile rubato, e proseguita con diversi rapimenti e almeno un omicidio. Da allora ha trascorso dietro le sbarre quattro decenni, fra evasioni tentate e in parte riuscite.

Nel 1992 aveva mediato per la liberazione del piccolo Farouk Kassam, rapito dall'anonima sarda. Nel 2004 aveva ricevuto la grazia dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, un provvedimento revocato con la sentenza del 2016, tre anni dopo l'arresto per gli atti preparatori di un sequestro e con l'accusa di essere a capo di una banda dedita a rapine, furti e traffico di droga.