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Crash A321, probabile bomba

USA e Inghilterra sono convinti che a far cadere l'aereo russo in Sinai sia stata un'esplosione

  • 5 novembre 2015, 07:57
  • 7 giugno 2023, 14:38
Dalle scatole nere la verità sulla tragedia

Dalle scatole nere la verità sulla tragedia

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L’ipotesi attentato si fa largo tra le possibili cause del crash dell’airbus A321 della compagnia russa Metrojet (che respinge i sospetti di un errore di pilotaggio o di un cedimento strutturale) avvenuto sabato scorso nei cieli del Sinai, in Egitto, dopo che il velivolo era partito da Sharm el-Sheikh pochi minuti prima. Londra e Washington, anche se l’analisi delle scatole nere non è ancora del tutto completa, ne sono convinte.

Un responsabile dell’intelligence statunitense è convinto che la causa del crash, costato la vita a 224 persone e la cui responsabilità sarebbe stata assunta dallo Stato islamico, è da ricondurre alla presenza di una bomba all’interno dell’aereo.

Ancora più chiaro il ministro degli esteri britannico Philip Hammond che ha affermato come vi siano delle « forti probabilità » che la tragedia sia da addebitare allo scoppio di un ordigno. Gli inquirenti egiziani hanno, frattanto, estratto i dati della scatola nera che registra l’andamento del volo, trasmettendoli agli esperti per le analisi. L’altro “black-box”, quello con le registrazioni delle conversazioni, è risultato molto danneggiato e richiederà tempo e impegno per decifrarne i dati.

Red.MM/AFP/Swing

Dal TG12.30:

Identificate 58 vittime

Sono 58 le vittime del disastro aereo sui cieli del Sinai identificate finora. Lo ha annunciato il vice ministro della Salute russo, Igor Kagramanian. I resti della maggior parte delle 224 persone morte nella sciagura sono stati portati su voli di Stato a San Pietroburgo, dove l'identificazione prosegue in un obitorio di Corso Shafirovski. Le ricerche su un'area di 40 chilometri quadrati nella zona dove giacciano i resti dell'Airbus russo si concluderanno giovedì sera. Secondo le autorità russe è già stata setacciata un'area di 33 chilometri quadrati, anche con l'utilizzo di droni. L'area delle ricerche è stata già più volte estesa.

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