Syriza, il partito della sinistra radicale contrario alle misure anti-austerità si conferma il vincitore delle elezioni politiche greche e, con il 36,3% delle preferenze, si ferma ad un passo della conquista della maggioranza assoluta in Parlamento: dei 151 seggi necessari, gliene mancano due.
I conservatori di Nea Demokratia, secondi, si attestano attorno al 28%, mandando 76 deputati al Consiglio dei Greci. Molto più lontani gli altri: terza formazione politica è Alba Dorata, di estrema destra (6,3% - 17 seggi), che stacca di mezzo punto la nuova formazione di centrosinistra To Potami (6%, 17).
Altre tre formazioni comporranno il Legislativo ellenico: i comunisti del KKE (5,4% - 15), lo storico Pasok (4,7% - 13) e gli indipendentisti greci dell'Anel (4,6% - 13).
Future alleanze
Durante la notte i vertici di Syriza hanno annunciato che il nuovo Governo sarà costituito martedì sera o al più tardi entro mercoledì mattina. Per garantire i numeri in Parlamento saranno intavolati dei negoziati con To Potami, con Anel, con il quale è già programmato un incontro lunedì alle 10.30. Entrambi hanno infatti espresso il loro sostegno alla formazione guidata da Alexis Tsipras, mostratosi interessato ad aprire anche al KKE.
Il Governo uscente
Il primo ministro uscente Antonis Samaras, domenica ad Atene
Il primo ministro, il conservatore di Nea Demokratia
Antonis Samaras in serata ha detto che "la decisione del popolo deve essere rispettata", ricordando di aver "preso nelle mani un paese sull'orlo della catastrofe e di aver resistito". "Restituisco un Paese senza deficit e mi auguro che tutto ciò non andrà perduto", ha chiosato.
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Il dossier: Occhi puntati sulla Grecia
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