Midterm, donne e LGBT fanno la storia
Le elezioni di metà mandato hanno portato per la prima volta al Congresso, tra gli altri, native americane, musulmane e un gay dichiarato
Donne e minoranze: due native americane, due musulmane (una delle quali è una rifugiata), un gay dichiarato eletto governatore. E poi ancora, tra gli altri, la prima donna eletta senatrice in Tennessee, la prima eletta senatrice in Arizona. Le elezioni di metà mandato 2018 verranno ricordate (anche) per una serie di prime volte storiche.
La democratica Sharice Davids vince in Kansas e diventa la prima donna nativo-americana in Congresso.
La democratica Rashida Tlaib, diventa la prima donna musulmana ad essere eletta al Congresso americano, nel suo distretto per la Camera in Michigan. Con il 78,7% la democratica Ilhan Omar vince in Minnesota e diventa la seconda deputata musulmana al Congresso, insieme a Rashida Tlaib. Omar, che aveva già conquistato la copertina di Time, sarà anche la prima rifugiata africana e la prima ad indossare l'hijab al Congresso, diventando "il peggior incubo di Donald Trump".
Ayanna Pressley, 44 anni, è la prima donna afroamericana a essere eletta per il Congresso in Massachusetts.
La democratica Letitia James batte il repubblicano Keith Wofford e diventa la prima donna afroamericana procuratore generale di New York. Con la sua vittoria, James è catapultata in prima linea nella battaglie legali contro le politiche del presidente Donald Trump, quasi tutte contrastate e respinte dagli Stati.
Jared Polis vince in Colorado e diventa il primo governatore gay dichiarato della storia degli Stati Uniti.
ATS/M. Ang.
- RG delle 07.00 del 07.11.2018: le spiegazioni in studio di Lucia Mottini