Mistero sull'allarme a Parigi

È ancora mistero su alcune chiamate telefoniche che hanno fatto scattare una vasta operazione di polizia nel centro di Parigi questo pomeriggio. Secondo il portavoce della prefettura Patrice Latron, sono state almeno tre le telefonate ricevute oggi, per segnalare una presunta presa d'ostaggi nella chiesa di Saint-Leu, situata nella centralissima Saint-Denis.

Per l'emittente iTele, le chiamate sarebbero addirittura state effettuate dal numero della chiesa stessa. Parlando con i testimoni nel luogo di culto, però, nessuno dei presenti mi ha confermato oggi pomeriggio che questo fosse successo.

A regnare in chiesa era piuttosto lo sconcerto e la sensazione di essere stati "vittime di uno scherzo di cattivo gusto". La polizia, che vuole chiarire gli estremi di questa vicenda, ha scortato i testimoni presenti in commissariato per conoscere la loro versione dei fatti.

Anche il ministro degli interni Bernard Cazeneuve ha spiegato che "le circostanze che hanno condotto all'intervento devono ancora essere determinate con precisione".

Un dettaglio importante perchè in un momento definito dal premier Manuel Valls di "massimo rischio attentati" per la Francia, ogni allerta viene presa con la massima serietà. Dopo aver ricevuto l'allarme, decine di poliziotti e agenti delle forze speciali, appoggiati da un elicottero, sono accorsi nella zona.

Il centro di Parigi è stato chiuso, i residenti invitati a rientrare nelle loro case, mentre le forze speciali arrivavano nei pressi della chiesa. Solo dopo oltre 40 minuti di operazione, le forze dell'ordine si sono rese conto che si trattava di un falso allarme. Sgomberata la chiesa di Saint-Leu, la polizia ha confermato che non vi era nessun pericolo presente.

Davide Mattei