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Negozi alimentari in crisi negli States

Omicron, la neve e i problemi alla catena di approvvigionamento hanno fatto svuotare gli scaffali - Gli americani ora puntano più sui prodotti locali

  • 12 gennaio 2022, 13:35
  • 23 giugno 2023, 15:11

RG 12.30 del 12.01.2022 - Il reportage di Andrea Vosti

RSI Mondo 12.01.2022, 13:35

  • Reuters
Di: RG/FD

Gli scaffali nei negozi di alimentari degli Stati Uniti sono tristemente vuoti. La causa: i problemi della catena di approvvigionamento che stanno mettendo in difficoltà la grande distribuzione. Una situazione aggravata dalla variante Omicron e dalle tempeste di neve che nell’ultima settimana hanno investito la costa Est del Paese, creando ritardi nelle consegne.

"Non abbiamo ricevuto una normale consegna. Al mattino c'è un po' più di scelta, ma finisce in fretta", spiega un venditore di frutta e verdura di Washington. Stessa situazione anche sui banchi destinati alla carne, che non hanno nulla da offrire.

La situazione già compromessa da porti congestionati, carenza di autotrasportatori, milioni di impiegati in quarantena o isolamento per la variante Omicron, ora si è aggravata a causa della neve.

"È stata come una tempesta perfetta. Ovviamente il Covid è la causa principale, poi ci sono problemi cronici, come la carenza di autisti e un sistema dei trasporti vetusto. Non da ultimo abbiamo avuto una serie di eventi meteorologici avversi, come le forti nevicate sulla East Coast", spiega Andy Harig della Food Industry Association.

Per forza di cose, sono dunque cambiate le abitudini culinarie della popolazione: i prodotti locali vanno per la maggiore ed è aumentato anche il consumo di prodotti proteici alternativi alla carne. In dicembre le vendite di beni alimentari sono aumentate dell'8% e nei carrelli della spesa a stelle e strisce c'erano meno hamburger e più prodotti freschi: e questa è già un piccola rivoluzione.

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