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Risveglio dall’incubo

La Francia piange i 17 morti dell’attacco jihadista – Domenica marcia di solidarietà: i principali leader europei al fianco di François Hollande

  • 10 gennaio 2015, 10:33
  • 7 giugno 2023, 03:20
Parigi non si arrende

Parigi non si arrende

  • Reuters

La Francia si è risvegliata con il dolore nel cuore dopo aver vissuto tre giorni di angoscia e terrore. Il paese intero è disorientato e piange le vittime provocate dal più sanguinoso attacco terroristico avvenuto sul suo territorio conclusosi venerdì sera con la morte dei tre estremisti islamici. In tre giorni hanno ammazzato 17 persone. Sono state freddate dai fratelli Said e Cherif Kouachi, autori della strage a Charlie Hebdo, e da Amedy Coulibaly che, dopo aver ucciso una poliziotta a Montrouge, ha abbattuto quattro persone nel supermercato di Porte de Vincennes a Parigi.

La paura però non è passata. Gli estremisti minacciano altre azioni. Un responsabile di Al-Qaida nella Penisola arabica ha affermato all’agenzia AP che l’organizzazione aveva comandato l’attacco. Un’azione sulla quale stanno indagando anche le autorità dello Yemen dove Said Kouachi è stato addestrato e ha combattuto nel 2011. Il governo ha deciso di confermare ancora per il fine settimana il massimo livello di allerta antiterrorismo del piano Vigipirate in tutta la regione di Parigi, l'Ile-de-France.

Domenica si terrà la manifestazione repubblicana di solidarietà con tutte le vittime e a difesa della libertà. A fianco del presidente francese François Hollande, che ha annunciato che si sarà "implacabili davanti al razzismo e all'antisemitismo", parteciperanno i principali leader europei. Vi parteciperanno la presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga e i principali leader europei: il britannico David Cameron, lo spagnolo Mariano Rajoy, la tedesca Angela Merkel, l’italiano Matteo Renzi, il belga Charles Michel, ii presidenti del Parlamento e del Consiglio Ue Martin Schulz e Donald Tusk.

Diem/Notiziari

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