Una videocamera ritrovata nella neve a oltre 5'000 metri dovrebbe permettere di capire perché alla fine dello scorso maggio un’ascesa nel massiccio del Nanda Devi, nell’Himalaya indiano, si sia trasformata in tragedia provocando la morte degli otto alpinisti: quattro britannici, due statunitensi, un’australiana e un indiano. Sette corpi sono stati trovati un mese dopo l’ultimo contatto. All’appello manca ancora il 64enne scozzese Martin Moran che guidava la spedizione.
Le squadre della polizia di frontiera indo-tibetana (ITBP), nel corso delle ricerche nella valanga che ha travolto gli otto, hanno trovato una GoPro con le immagini dell’ultima parte dell’ascesa. Dovranno permettere di fare chiarezza su così sia capitato di preciso al gruppo che stava salendo su un picco senza nome vicino alla seconda vetta più alta dell'India e aiutare a capire dove possa trovarsi l’ottavo alpinista.
"La GoPro ha dimostrato di essere come la scatola nera di un aereo, fornendoci una panoramica degli ultimi momenti degli scalatori", ha spiegato, citato dalla BBC, uno dei comandanti dell’ITBP che ha pubblicato le immagini.