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UE e petrolio russo: ancora nessuna decisione

Riunione d'urgenza dei ministri dell'energia a Bruxelles. Sulle forniture di gas l'Unione respinge la richiesta di pagamenti in rubli

  • 3 maggio 2022, 01:53
  • 23 giugno 2023, 18:54
La richiesta di pagamenti in rubli da parte di Mosca rappresenta una "modifica unilaterale e ingiustificata dei contratti, ed è legittimo respingerla", ha dichiarato la commissaria UE Kadri Simson

La richiesta di pagamenti in rubli da parte di Mosca rappresenta una "modifica unilaterale e ingiustificata dei contratti, ed è legittimo respingerla", ha dichiarato la commissaria UE Kadri Simson

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Di: Red.MM/ARi

L'UE rifiuta di pagare in rubli le forniture di gas russo e deve prepararsi ad una rottura negli approvvigionamenti, hanno avvertito la Commissione europea e la presidenza francese del Consiglio europeo al termine di una riunione d'urgenza a Bruxelles oggi, lunedì, dei ministri dell'energia dei 27 Paesi membri.

La richiesta di pagamenti in rubli da parte di Mosca rappresenta una "modifica unilaterale e ingiustificata dei contratti, ed è legittimo respingerla", la dichiarato la commissaria UE per l'energia Kadri Simson, precisando che il 97% dei contratti conclusi dalle imprese europee indicano euro o dollari statunitensi come valute per i pagamenti.

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I ministri hanno anche discusso su una graduale cessazione degli acquisti di petrolio e prodotti petroliferi russi. Tuttavia nessuna decisione è stata ancora presa. "Posso dire che noi abbiamo lavorato duramente per garantire che la Germania possa seguire questa strada e liberarla. In ogni caso non fallirà a causa nostra", ha dichiarato con riferimento all'embargo il ministro tedesco Robert Habeck. Agli antipodi si colloca invece sempre l'Ungheria, che ha chiarito ancora come "la propria posizione rispetto a qualsiasi embargo su petrolio e gas non è cambiata: non li sosteniamo", ha dichiarato il portavoce del governo magiaro, Zoltan Kovacs.

Continua così l'attesa sul nuovo pacchetto di sanzioni antirusse, il sesto, disposto dall'UE contro la Russia dopo la sua aggressione all'Ucraina. Una proposta della Commissione europea dovrebbe arrivare domani. Poi, si tratterà di capire se tutti i nodi verranno sciolti.

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