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Egitto, "vogliamo il generale al-Sisi"

Gli elettori dicono "sì" alla nuova Costituzione e invocano il nome del generale; Fratelli musulmani messi all'angolo

  • 16.01.2014, 09:26
  • 06.06.2023, 13:19
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Alle urne con l'immagine del generale al-Sisi

  • KEYSTONE

Tasso di partecipazione dell’oltre il 55% (c'è chi parla però del 44%) e più del 95% dei sì per la nuova Costituzione. Sono questi i dati ancora provvisori (quelli definitivi sono attesi entro le prossime 24 ore) provenienti dall’Egitto. Provvisori, ma che non lasciano spazio a interpretazioni. Gli elettori hanno espresso in maniera chiara l’iter che il paese deve percorrere dopo la destituzione in luglio di Mohamed Morsi, il primo presidente democraticamente eletto.

Archiviato Morsi, adesso in molti invocano un solo nome: “al-Sisi sei il nostro presidente”, intonavano ieri sera (mercoledì) centinaia di sostenitori del Governo. Il generale, capo delle Forze armate, vicepremier e ministro della Difesa, fino ad ora ha nicchiato, lasciando però intendere che, in caso di un “sì” convinto per il referendum (com’è avvenuto) sarebbe pronto a candidarsi per le prossime presidenziali.

La sconfitta dei Fratelli musulmani

I Fratelli musulmani di Morsi avevano invitato i votanti a non recarsi alle urne, affermando che non era stato possibile fare una campagna contraria alla nuova Costituzione. Organizzazioni del paese e internazionali per la difesa dei diritti umani avevano denunciato il clima di “intimidazione” da parte dei giornali, soprattutto quelli vicini al Governo. Sono 1'500 i sostenitori di Morsi che dall’estate sono stati uccisi in scontri durante manifestazioni.

AFP/ATS-AlesS

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  • RG 08.00 la corrispondenza

    RSI Info 16.01.2014, 09:39

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