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Il web, il fenomeno della pirateria online e l’evoluzione delle misure per contrastarlo in Svizzera

  • 20 novembre 2018, 07:04
  • 9 giugno 2023, 03:17

Diritto svizzero e pirateria web: a colloquio con un esperto

RSI/ A.Ricordi - A. Dagnino 20.11.2018, 06:30

  • rsi

Reti peer-to-peer, file sharing illeciti e perdite considerevoli a carico dell’editoria, dell’industria audiovisiva e di quella informatica. Il fenomeno della pirateria online è per definizione globale e ha ovviamente una sua incidenza anche in Svizzera. Quantificarla con precisione è certamente arduo. Basta però guardarsi intorno, anche solo fra amici e conoscenti, per rendersi conto di quanto sia spesso disinvolta la pratica dello scaricamento dal web di contenuti multimediali: un’attività, che in assenza di un’adeguata informazione, può non di rado sconfinare nell’illegalità.

Attività legali e non

A complicare la decifrabilità del quadro, c’è però un altro aspetto: la relativa liberalità delle norme elvetiche in materia rispetto a quelle, più repressive, applicate in altri paesi. In Svizzera infatti è del tutto lecito, e anche attraverso fonti illegali, il downloading a fini personali e non commerciali di opere tutelate dal diritto d’autore. E questo, anche in assenza del consenso dei titolari dei diritti. A sottolineare questo punto è Gianni Cattaneo, avvocato e docente specializzato nell’ambito del diritto informatico e della rete. Tale pratica, dato che “alla base c’è un’attività che il diritto svizzero ammette”, non può quindi essere assimilata alla pirateria. Rientra nella legalità anche l’uso nell’ambito della scuola, come pure “all’interno di una cerchia ristretta di persone, come parenti, amici”.

Non è lecita la condivisione, attraverso reti social come Facebook, di opere protette da diritto d'autore

Non è lecita la condivisione, attraverso reti social come Facebook, di opere protette da diritto d'autore

  • keystone

Le cose cambiano, invece, se l’accesso a queste opere viene
dato a terzi. Per esempio con “
la condivisione attraverso Facebook: una platea di contatti che spesso diventa molto ampia”. Il quadro delle attività illegali comprende quindi lo scaricamento senza licenza di
software e videogiochi (che beneficiano di maggiore protezione rispetto alle opere multimediali), il cosiddetto
card-sharing, ossia “
la condivisione di abbonamenti per emittenti criptate”, e la
condivisione di credenziali d’accesso per siti a pagamento. In quest’ultimo caso, precisa Cattaneo, si configura il reato di
“conseguimento fraudolento di una prestazione informatica”.

Svizzera e problemi con l’estero

Tornando al diritto d’autore, la sua violazione - va sottolineato - legittima la richiesta di indennizzi e rappresenta anche un reato “passibile, nei casi normali, di una pena detentiva fino ad un anno” di carcere. Come però abbiamo visto le persone fisiche, e anche la scuola, beneficiano in Svizzera di un regime che in materia è relativamente generoso. In che misura questo quadro legale potrebbe, tuttavia, esporre la Confederazione alla possibilità di ritorsioni da parte di paesi produttori di contenuti multimediali?

I maggiori margini per il downloading in Svizzera hanno già attirato le attenzioni, critiche, degli Stati Uniti

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  • reuters


Sicuramente questo rischio c’è”, risponde Cattaneo, rilevando, ad esempio, che dal 2016 la Svizzera è inclusa in una
“watchlist” stilata dagli Stati Uniti sulle questioni attinenti alla protezione del diritto d’autore. Tale inclusione è stata confermata anche lo scorso aprile. C’è però un dato più rassicurante: nel documento, infatti, “
si fa riferimento non tanto a rappresaglie vere e proprie, ma all’avvio di una discussione bilaterale positiva e costruttiva” su queste tematiche.

Come cambierà il quadro normativo

Intanto, sottolinea l’esperto, non risulta che in Svizzera si siano insediati fornitori di servizi pirata. Ad ogni modo, anche per scongiurare questo scenario, si sta da tempo lavorando ad apposite contromisure. Va in questo senso la revisione proposta un anno fa dal Consiglio federale, per adattare il diritto d’autore e la sua tutela alle dinamiche dell’era digitale. Ma quali sono i capisaldi del progetto ora al vaglio delle commissioni parlamentari?

Lotta alla pirateria web e tutela del diritto d'autore: nel novembre del 2017 il Consiglio federale ha trasmesso al Parlamento il suo progetto di revisione legislativa

Lotta alla pirateria web e tutela del diritto d'autore: nel novembre dello scorso anno il Consiglio federale ha trasmesso al Parlamento il suo progetto di revisione legislativa

  • keystone

Mentre continuerà ad essere ammesso il downloading a fini personali di opere protette, verranno introdotti, a beneficio dei titolari dei diritti, nuovi strumenti “
per far rimuovere rapidamente le opere pubblicate in maniera illegale”. Diverrà così lecito, sotto il profilo della protezione dei dati, il monitoraggio delle reti peer-to-peer. Quanto agli
hosting provider, ossia i servizi che ospitano dati e informazioni, essi avranno l’obbligo, su richiesta degli autori, non solo di eliminare i contenuti (il cosiddetto “take down”) ma anche di adoperarsi “
per far sì che gli stessi non possano essere ripubblicati” (interventi di “stay down”). Con ciò, la Svizzera adotterà uno standard che all’estero è in vigore già da diverso tempo.

Alex Ricordi

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