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Una vibrazione lunga 20 anni

La sala concerti del KKL di Lucerna festeggia 20 anni. La sua acustica è considerata una delle migliori al mondo

  • 4 settembre 2018, 07:56
  • 8 giugno 2023, 23:53

Un capolavoro dell’acustica in una "scatola per scarpe", i 20 anni del KKL

Gianluca Olgiati/rsi 04.09.2018, 07:30

Di: Gianluca Olgiati

Si dice che nella sala dei concerti del Centro di cultura e dei congressi (KKL) di Lucerna si possa sentire uno spillo cadere in terra all’altro lato della sala, a 40 metri di distanza. Mito o realtà, il silenzio assoluto all’interno della cosiddetta "sala bianca" ti spinge a sussurrare. Non si sottrae a questo effetto nemmeno il direttore del KKL Philipp Keller, mentre ci illustra le premesse che rendono eccezionale l’acustica della sala, considerata il capolavoro di uno dei massimi specialisti di acustica al mondo, l’architetto newyorkese Russell Johnson (1924-2007).

La sala del KKL

La sala del KKL

  • KKL

Il silenzio dunque. E gli altri segreti per la vibrazione perfetta? Il principio della "scatola per scarpe", ovvero il rapporto tra le dimensioni pari a 1:1:2, e poi oltre 20'000 rilievi in gesso alle pareti, così come le spettacolari 50 camere di risonanza disposte ai lati della sala. (Per i dettagli vedi video).

Una camera di risonanza

Una camera di risonanza

  • KKL

Dettagli studiati e curati nel minimo dettaglio che – a detta degli esperti - rendono il KKL di Lucerna una delle migliori sale di concerto al mondo, con 1898 posti a sedere. A inaugurarla, 20 anni fa, è stata la Filarmonica di Berlino diretta da Claudio Abbado, con il nuovo e moderno KKL che ridiede nuovo slancio e vigore al Lucerne Festival, prestigioso di musica classica, la cui orchestra è stata diretta per anni dallo stesso Abbado e oggi da un altro italiano, Riccardo Chailly.

Affacciato sul lago dei Quattro Cantoni, il KKL è diventato il simbolo della Lucerna moderna, così come la Kapellbrücke è l’indiscussa attrazione turistica. L’edificio è opera dell’architetto francese Jean Nouvel, la cui prima intenzione era quella di costruire la sala concerti a forma di barca direttamente sul lago. Vistosi bocciare questa proposta, anche per ragioni ambientali, si dice che Nouvel abbia reagito così: "Se non posso andare sull’acqua, sarà l’acqua a venire a me". E chi ha oltrepassato la soglia del centro culturale avrà avuto modo di vederne il risultato.

Il centro culturale progettato da Jean Nouvel

Il centro culturale progettato da Jean Nouvel

  • KKL

Quasi mezzo milione di visitatori all’anno, 500 eventi locali, nazionali e internazionali, 400 collaboratori e un giro d’affari di oltre 30 milioni di franchi all’anno. In 20 anni il KKL è diventata una realtà importante per Lucerna, non solo dal punto di vista culturale, ma anche economico. Nominato a più riprese il miglior edificio per congressi in Svizzera, il KKL – stando a uno studio dell’Università di San Gallo – genera un valore aggiunto per la città e la regione pari a 75 milioni di franchi all’anno.

La musica grande protagonista. Per il suo ventesimo compleanno il KKL vuole che lo diventi non solo durante i concerti, ma tutto l’anno. È il progetto denominato Music Lab, che prevede installazioni e elementi interattivi che accompagnino il visitatore in spazi reali e virtuali a scoprire suoni, strumenti e pagine di storia della musica. Un progetto destinato a vedere la luce nel 2020.

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