Il vuoto in mostra

Immaginate di entrare in un museo completamente vuoto. L’idea l’hanno avuta a Le Locle, nel canton Neuchâtel, dove si é voluta mettere in scena l'assenza di arte e cultura causate dalla pandemia. Un'idea eccentrica solo in apparenza.

Spazi vuoti, mura bianche, una visita in mezzo al nulla. È il deserto artistico che il museo di belle arti di Le Locle ha deciso di esporre per dare forma all’attuale, frustrante, assenza di cultura

"Di solito si va al museo per arricchirsi, per provare emozioni. Qui invece veniamo abbandonati a noi stessi. Trovo importante esprimere fisicamente questo vuoto, dare la possibilità al visitatore di entrare in uno spazio nudo che è stato vietato agli artisti", spiega Nathalie Herschdorfer, direttrice del museo di Belle Arti.

Qui era tutto pronto per mescolare arte e spettacolo, per celebrare una nuova primavera culturale. Ma le restrizioni e le incognite dovute alla pandemia hanno cancellato tutto. E così non potendo fare entrare gli artisti, il museo è uscito per filmarli al lavoro. Risultato, decine di video, realizzati in tempo record. Immagini che svelano i piccoli segreti della creazione. Video diffusi nel museo su schermi minuscoli, quale unico segno di vita artistica. "È la prima volta che esponiamo un museo vuoto. E spero sarà anche l’ultima", dice Nathalie Herschdorfer.

Al belle arti di Le Locle va dunque in scena l’assenza. In attesa che la cultura torni a colorare questi muri e le nostre vite.