Un ex armatore svizzero di 66 anni è stato condannato giovedì a cinque anni di carcere. Era accusato di truffa ai danni della Confederazione nella vicenda legata alla concessione di fideiussioni per la flotta marittima.
La settimana scorsa, la difesa ne aveva chiesto l'assoluzione poiché secondo il legale l'uomo avrebbe cercato di salvare la propria azienda durante la crisi del 2008, con alcune operazioni di ottimizzazione fiscale e senza alcuna volontà di arricchirsi o di truffare qualcuno. Oltre a questo, le documentazioni presentate dalla Procura erano giudicate incomplete, insufficienti e create unicamente contro l'imputato, ignorando altre persone coinvolte.
RG 18.30 del 22.06.2020 - Il servizio di Gian Paolo Driussi
RSI Svizzera 22.06.2020, 20:12
Dal canto suo, la procura bernese aveva domandato una condanna a sette anni e mezzo di carcere. Le fideiussioni su cui pesavano i sospetti, concesse nel 2005 e nel 2013, si attestavano a circa 130 milioni di franchi. Il Tribunale penale economico, alla luce di quanto emerso dal procedimento, lo ha giudicato colpevole di frode e di gestione sleale.