Svizzera

Non solo federali

Una panoramica sulle votazioni cantonali in programma oggi, come in Ticino e nei Grigioni, in altri 12 cantoni

  • 19 maggio 2019, 19:19
  • 24 giugno 2023, 09:30

Notiziario 17.00 del 19.05.2019

RSI Svizzera 19.05.2019, 19:17

  • pxl

Anche per questa domenica alle urne, contestualmente alle votazioni federali, consultazioni di natura cantonale si sono svolte, come in Ticino e nei Grigioni, in numerosi altri cantoni.

Gli elettori del canton Lucerna hanno approvato, con il 56,9% di voti favorevoli, una riforma finanziaria e di riequilibrio dei compiti fra cantone e comuni legata alla votazione federale sulla RFFA. La partecipazione al voto si è attestata al 43,8%. Respinto invece di misura nel canton Soletta il progetto di declinazione cantonale della RFFA: 51,39% di "no". Non è per ora dato sapere come le autorità solettesi si confronteranno a questa bocciatura. I cantoni, va ricordato, hanno tempo fino al 1° gennaio del 2020 per adattare le loro legislazioni in materia a quella federale.

Nel canton Berna i beneficiari dell’aiuto sociale non saranno confrontati a drastici tagli dei “forfait di mantenimento” destinati a coprire le necessità di base. La revisione di legge proposta in questo senso, e promossa dal ministro democentrista Pierre Alain Schnegg, è stati infatti bocciata dal 52,6% dei votanti. Respinta nelle urne, con il 56% di “no”, anche una seconda variante sostenuta dalla sinistra, che prevedeva prestazioni complementari per i disoccupati in età avanzata.

Niente da fare a Basilea Città per l’Ozeanium, il progetto per un grande parco oceanografico da 100 milioni di franchi finanziato interamente da privati. L’adeguamento necessario delle norme di costruzione è stato infatti bocciato domenica dal 54,6% degli aventi diritto. L’idea era contestata da partiti e organizzazioni ecologisti. Sul piano degli altri temi in votazione ha riservato una sorpresa l’iniziativa dei Giovani Socialisti per aumentare l’imposta sugli alti redditi (dal 26% al 28% sopra i 200’000, al 29% sopra i 300’000. I “sì sono stati il 52,7%. Altri due risultati: “sì” al 60,3% per il nuovo Museo di storia naturale, “no” al 50,1% per la deducibilità fiscale dei premi di cassa malati.

Gli elettori del canton Ginevra hanno accettato domenica non solo la RFFA a livello federale ma anche, con il 58,2% dei voti, la sua declinazione cantonale che prevede per le imprese un tasso di imposizione unico del 13,99% (oggi 11,6% per quelle a statuto speciale e 24,2% per le altre). Fra le contropartite, preferito il controprogetto con 186 milioni di sussidi per i premi di cassa malati all’iniziativa che chiedeva di limitarli al 10% del reddito. Gli oggetti cantonali al voto erano, ricordiamo, complessivamente nove: accolta anche la gestione cantonale per la cultura, mentre per il risanamento della cassa di previdenza statale la soluzione della sinistra è stata preferita a quella della sinistra.

Accettata in Vallese la modifica di tre articoli della Costituzione cantonale. La maggioranza assoluta richiesta per l’approvazione era stata fissata a 47’615 voti ed è stata oltrepassata di quasi 30’000. La revisione in questione, che dovrà ancora essere approvata dal Parlamento federale, verteva sul cambiamento di lasso di tempo fra il primo e il secondo turno delle elezioni (tre settimane, anzichè due come finora) e su un posticipo di tre settimane per la sessione costitutiva del Gran Consiglio. Le modifiche oggi approvate dovrebbero entrare in vigore per le elezioni cantonali in programma fra un paio d’anni.

Per l’anno corrente Obvaldo potrà sospendere il meccanismo di freno all’indebitamento. È quanto consegue all’approvazione in votazione popolare, con il 64% di voti favorevoli, di una serie di misure per il riequilibrio dei conti pubblici nell’ordine di quasi 13 milioni di franchi all’anno. Il cantone, dove vige la soluzione fiscale del “flat rate tax”, si trova confrontato ad un buco milionario in sede di preventivo, che l’Esecutivo intende ora colmare.

Accolta, nel canton Turgovia, l’introduzione nella costituzione cantonale del principio della trasparenza nell’amministrazione. Un’iniziativa popolare in questo senso, promossa sull’onda della vicenda legata alla cosiddetta “fattoria degli orrori” di Hefenhofen (2017), è stata approvata con oltre l’80% di voti favorevoli. La partecipazione è stata del 37,1%.

Ampiamente respinte, a Basilea campagna, due iniziative tese a contrastare la politica di rigore promossa dal Governo cantonale in ambito scolastico. Il primo testo, che chiedeva di ancorare nella legge i criteri minimi in fatto di infrastrutture per la scuola, è stata bocciata dal 72% dei votanti. “No” anche al secondo testo, respinto con quasi il 70% di voti sfavorevoli, che prevedeva che il Legislativo potesse decidere con una maggioranza dei due terzi tutte le misure implicanti l’aumento del numero di allievi per classe e la riduzione delle lezioni.

Approvata a sorpresa, nel canton Svitto, una nuova normativa sulla trasparenza in materia di finanziamento dei partiti. Il testo, che pone anche fine alla possibilità di lanciare candidature “selvagge”, è stato accolto dal 54,43% dei votanti. La nuova legge prende le mosse da un’iniziativa della Gioventù socialista, accolta di misura nel 2018. La legge sottoposta al popolo ha tuttavia scontentato molti, a cominciare dai promotori dell’iniziativa. I Giovani socialisti ritengono infatti che la legge proposta dal Governo cantonale non soddisfi le esigenze indicate dal loro testo, e potrebbero ora decidere di rivolgersi al Tribunale federale.

Il canton Zugo potrà nuovamente autorizzare nuove delimitazioni delle aree edificabili. I cittadini del cantone hanno infatti accettato, con il 67,15% di “sì”, una modifica della legge sulle costruzioni e sulla pianificazione territoriale, necessaria per la conformità alle prescrizioni federali. La partecipazione al voto ha raggiunto il 45,17%.

Nel canton Uri sarà introdotto il sistema definito “doppio Pukelsheim” (dal nome del matematico tedesco che lo ha elaborato) per l’elezione del Gran Consiglio. Il ricorso a questo metodo biproporzionale, che risulta più equo per le piccole formazioni politiche, è stata approvata domenica da oltre il 68,4% dei votanti. Con tale metodo si voterà in avvenire nei 4 maggiori comuni (Altdorf, Bürglen, Erstfeld e Schattdorf), mentre altre 4 località passeranno dal proporzionale al maggioritario. Il cambiamento prende le mosse da un verdetto del Tribunale federale (TF), che tre anni fa aveva giudicato incostituzionale il sistema finora in vigore.

Giornata elettorale a pieno titolo, infine, per Lucerna e San Gallo, dove si è votato anche per le complementari legate ai rispettivi Esecutivi cantonali. Quello lucernese resterà a maggioranza borghese. Nel ballottaggio in programma oggi l’ecologista Korintha Bärtsch non è infatti riuscita a confermare il risultato da lei ottenuto al primo turno delle cantonali lo scorso 31 marzo. Rieletti sono invece i due ministri uscenti Paul Winiker, democentrista, e l’indipendente Marcel Schwerzmann. Hanno ottenuto rispettivamente 65’887 e 59’746 voti. All’esponente dei Verdi sono andate invece 51’640 preferenze.

Il PPD sangallese ha quindi conquistato il seggio alla Camera dei cantoni lasciato vacante da Karin Keller-Sutter dopo la sua elezione, lo scorso dicembre, in Consiglio federale. Benedikt Würth è stato infatti eletto domenica al secondo turno della elezione suppletiva. Già nettamente in testa alle preferenze al primo turno del 10 marzo, l’esponente popolare democratico, e ministro cantonale delle finanze, si è imposto con 50’669 voti davanti alla liberale-radicale Susanne Vincenz-Stauffacher (36’550 preferenze) e all’UDC Mike Egger (27’146).

ARi

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