Dal lago Lemano a quello di Costanza, passando da Ceresio e Verbano. L'aumento di natanti con lo stand-up paddle è esponenziale. "Rispetto agli anni scorsi non sono solo raddoppiati, sono tantissimi", conferma alla RSI Marcel Luraschi, responsabile della polizia lacuale ticinese.
Il problema è che molti non rispettano gli obblighi. Non stiamo parlando soltanto delle complesse regole di precedenza, ma anche di misure a tutela della propria sicurezza. Ad esempio: avere con sé un giubbotto di salvataggio quando si supera la zona rivierasca (per Ceresio e Verbano 150 metri da riva), e scrivere sulla tavola nome, indirizzo e numero di telefono. Se la polizia trova una tavola dispersa cerca di rintracciare il proprietario, e se non risponde "possiamo pensare che sia successo un incidente", spiega Luraschi, “e iniziare le ricerche".
RG 08.00 del 05.08.20: le considerazioni del responsabile della polizia lacuale ticinese Marcel Luraschi
RSI Info 05.08.2020, 10:05
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Sul lago di Costanza per questo motivo è appena stata effettuata una vasta operazione di ricerca rivelatasi poi inutile. Le infrazioni sono talmente numerose che le polizie lacuali controllano e informano a tappeto, anche in Ticino. "Quest’anno facciamo tanta prevenzione, fermiamo tutti i natanti con stand-up paddle per informarli. Ma dall’anno prossimo inizieremo a infliggere multe" conclude Marcel Luraschi.
RG 07.00 del 05.08.20: il servizio di Alan Crameri
RSI Info 05.08.2020, 10:04
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Il rischio di venir investiti
A tutto questo si aggiungono altri pericoli, come essere investiti da battelli. Questo vale soprattutto per coloro che escono al largo e poi si sdraiano sulla tavola per prendere il sole, risultando difficilmente visibili.
E poi non vanno sottovalutate le condizioni metereologiche. Sabato scorso sui laghi di Locarno e Lugano, con l’arrivo di repentini temporali, sono stati recuperati diversi natanti, tra cui oltre una dozzina di persone su stand-up paddle che non riuscivano più a tornare a riva.