Vaiolo delle scimmie, "ci vuole il vaccino"

Il vaiolo delle scimmie rappresenta "un'emergenza sanitaria globale". Lo ha dichiarato oltre una settimana fa l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Ora in Svizzera diverse comunità (su tutte quella omosessuale) chiedono al ministro della sanità Alain Berset di rendere disponibile al più presto il vaccino.

Una richiesta che giunge anche dal centro medico dell comunità gay di Zurigo, dove ogni giorno vengono diagnosticati da tre a cinque nuovi casi di vaiolo delle scimmie. "Ognuno conosce qualcuno che è stato infettato, ha già avto contatti con qualcuno e sa che il problema è presente" afferma Benjamin Hampel, infettivologo e co-direttore medico del check point zurighese, interpellato dalla RSI.

"Se non rendete disponibile il vaccino al più presto - aggiunge - il vaiolo delle scimmie non potrà più essere fermato in Svizzera e causerà sofferenze inutili". Si tratta dunque di autorizzare l'utilizzo di un nuovo preparato contro la classica forma di vaiolo che viene usato anche contro il vaiolo delle scimmie. Al momento, diversi utenti della struttura zurighese si starebbero recando all'estero per potersi vaccinare.

L'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) afferma di comprendere l'incertezza della comunità omosessuale e, interpellato, ha dichiarato: "La Confederazione sta valutando le possibilità di acquisto centralizzato di un vaccino".