Ticino e Grigioni

“Libera scelta degli operai”

Al processo sul caso Consonni Contract ha preso la parola la difesa: “Non c’è stata usura, solo violazione dei CCL”

  • 1 ottobre 2019, 19:09
  • 9 giugno 2023, 16:30

Not 17.00 dell'1.10.19 - Il servizio di Romina Lara

RSI Ticino e Grigioni 01.10.2019, 18:53

  • tipress
Di: CSI/dielle

Con quegli operai è stata commessa usura oppure no. Per Marco Consonni, il titolare della Consonni Contract, a processo per quello che è considerato il peggiore caso di malaedilizia in Ticino (vedi correlati), i presupposti del reato non ci sono e quindi l’imputato va assolto.

“Gli 11 operai hanno accettato liberamente il loro salario, inferiore sì a quelli previsti dai contratti collettivi di lavoro svizzeri, ma più alto di quanto avrebbero percepito in Italia”. Proprio sulla libera scelta ha fatto leva l’arringa dei due avvocati difensori (Sabrina Aldi e Flavio Amadò): “Nessun operaio si è interessato in merito all’esistenza di CCL e nessuno ha cercato un altro impiego”, hanno aggiunto i legali, secondo i quali i CCL sono stati sì violati, ma il nodo da sciogliere è se si configuri o meno il reato di usura.

Usura che per l’accusa, nel caso dell’imprenditore definito il “dominus” del sistema di taglieggiamenti, è invece aggravata, poiché commessa per mestiere. Da qui la richiesta di pena della procuratrice pubblica Chiara Borelli di 3 anni e 8 mesi da espiare.

La Consonni a processo

Il Quotidiano 01.10.2019, 21:00

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