
A Giubiasco i tesori dell'età del Ferro
I responsabili dello scavo, attualmente in corso, presentano le importanti scoperte di questi giorni
Alcune fibule "a sanguisuga", che chiudevano il sudario della defunta, e degli orecchini formati da un filo di bronzo attorcigliato. Sono alcuni degli oggetti dell’arredo funebre venuti alla luce dopo 2'500 anni a Giubiasco, in zona "Sotto le Vigne".
I risultati dello scavo, attualmente in corso, sono stati presentati alla stampa lunedì mattina. In tutto sono stati ritrovati quattro tumuli che pur rimandando agli etruschi rivelano anche influenze celtiche. Ma è dal tumulo centrale che sono spuntati i tesori più significativi.
Ad illustrare alla RSI quanto ritrovato è Luisa Mosetti, responsabile dello scavo per l’Ufficio cantonale dei beni culturali. Da una sepoltura maschile, accanto all'urna cineraria, è emerso un pugnale in ferro, chiaro indizio dell'alto rango del defunto. Si tratta della sepoltura più piccola. L’altra rimanda invece ad un corpo femminile, spiega l’archeologa indicando gli orecchini: "Parliamo di oggetti del VI-V secolo prima di Cristo".
I reperti ora verranno repertoriati, restaurati e valorizzati. Verrà inoltre ricostruita la storia di questo ritrovamento nel contesto della più ampia necropoli. Sono infatti 700 le sepolture tra il Palasio, dove la gente viveva e l’odierna via Ferriere.
Da parte sua la responsabile del Servizio archeologico cantonale, Rossana Cardani Vergani, sottolinea l’importanza di questa particolare indagine che ha riconsegnato al Ticino i primi tumuli dell’età del Ferro.
Il potenziale archeologico della zona è ancora grande, tant’è che per ogni domanda di costruzione vengono prima effettuati dei sondaggi. Il sasso per nuove scoperte è lanciato.
- SEIDISERA del 28.11.2022: A Giubiasco tombe di 2'500 anni fa