Artioli: "San Bernardino sarà la nuova Zermatt"
Una pioggia di soldi, 300 milioni di franchi, per trasformare il villaggio mesolcinese in una località turistica alla moda: wellness e sport d'inverno e d'estate, riattivata la fonte
"Sarà una piccola Zermatt a sud delle Alpi. Un gioiello senza automobili basato sulla green mobility, un'oasi di pace romantica e selvaggia, dove praticare wellness e sport sia d'inverno che d'estate". Con queste parole Stefano Artioli parla oggi della sua visione per il futuro del San Bernardino.
L'imprenditore ticinese vuole investire 300 milioni di franchi, tramite la società San Bernardino Swiss Alps, nel rilancio della stazione turistica mesolcinese. E se per il rinnovamento dei vetusti hotel esistenti nel centro storico e per l'edificazione di nuove infrastrutture turistiche punta sul fondi privati - in parte provenienti dalla sua personale cassaforte di famiglia - per gli impianti di risalita chiama alla cassa anche il settore pubblico.
- SDS 18.00 del 27.01.2023 Il servizio di Marzio Minoli
Il progetto sta entrando nella sua prima fase operativa. E Artioli oggi anticipa alla RSI che se non ci saranno intoppi si potrà sciare in Confin già a Natale di quest'anno. E svela che oltre allo sport invernale, che prevede la possibilità di sciare fino ad un'altitudine di 2'800 metri, il progetto punta anche sul turismo estivo. Qusto grazie a 130 km di sentieri per il trekking, a 50 km di percorsi per la mountain bike e all’edificazione di una sport-arena coperta per calcio, nuoto, tennis, padel ed arrampicata.
Ed il neo-sindaco di Mesocco, Mattia Ciocco, nel rilancio ripone grandi speranze. "Il nuovo municipio ci crede e vede il progetto di Artioli in modo molto positivo, anche perché rispecchia le aspettative pianificatorie e di masterplan turistico". "Di criticità non ne vediamo - conclude - perché siamo sicuramente consapevoli del grande impegno che come comune ed amministrazione dovremo metterci, ma siamo pronti e motivati".