Quasi una tonnellata di khat, la cosiddetta droga dei poveri, è stata sequestrata negli ultimi tempi dalla guardia di finanza di Malpensa. Il maxi traffico, tramite invii postali provenienti dall’Etiopia, è stato stroncato al termine di una operazione partita dal monitoraggio di una serie di spedizioni avviato dopo che la scorsa primavera la dogana svizzera a Zurigo ha bloccato un ingente quantitativo di foglie secche della pianta stupefacente.
Droga nella rete
L’aeroporto varesino si conferma così una delle piattaforme di transito del khat che nei consumatori produce euforia, logorrea, eccitamento, insonnia, effetti afrodisiaci spesso di tipo illusorio, diminuzione del senso di fatica, del dolore, della stanchezza mentale e della fame.
Dall’inizio dell’anno, informa una nota della guardia di finanza che ha collaborato con l'agenzia italiana delle dogane e l'ufficio sanità aerea, a Malpensa sono stati inoltre arrestati cinque passeggeri di voli provenienti da Addis Abeba. Due rumeni, un etiope, un somalo e un britannico sono stati trovati in possesso di oltre 220 chilogrammi di khat, celati all’interno di valigie.
Diem