LIVETICKER
Ticino e Grigioni

Casi in aumento e campagna vaccinale: parlano le autorità

Il medico cantonale Giorgio Merlani e il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini fanno il punto sulla situazione epidemiologica in Ticino

  • 25 novembre 2021, 10:28
  • 16 agosto 2023, 14:59
TiPress_381566.jpg

Il medico cantonale Giorgio Merlani e alle sue spalle il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini

  • archivio tipress

Situazione epidemiologica e campagna vaccinale in Ticino: le autorità cantonali fanno il punto in una conferenza stampa a Bellinzona. Presenti in sala il medico cantonale Giorgio Merlani e il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini. La diretta si è conclusa alle 11.30.

ludoC

25 novembre 2021, 11:15

“Finora 30’000 dosi di booster, ma i numeri evolvono”

Finora in Ticino sono state somministrate 11’000 dosi di richiamo; 30’000 appuntamenti sono già stati fissati, “ma i numeri evolvono continuamente”, ha spiegato Giovan Maria Zanini, farmacista cantonale, aggiungendo che “la vaccinazione di richiamo non può essere somministrata prima di 6 mesi dalla seconda dosa. Ma ci si può iscrivere prima, non bisogna aspettare che il certificato Covid scada”.

In Ticino, comunque, l’accesso al booster verrà gestito con un ordine di priorità, “questo per una questione di interesse collettivo”.

25 novembre 2021, 11:13

“Raccomandazione del booster per tutti nell’aria”

“Attualmente non tutti, però, possono sottoporsi a vaccinazione di richiamo contro il Covid-19, ma solo gli “over” 65; ma ci attendiamo che le raccomandazioni della Confederazione siano estese ad almeno tre categorie di persone: i malati a rischio con meno di 65 anni, chi assiste persone a rischio e personale sanitario. Nell’aria c’è tuttavia anche la raccomandazione del booster per tutti. Swissmedic ha omologato il richiamo, ma questo non significa che il richiamo sia raccomandato a tutti: tocca ora alla Confederazione stabilire se da un profilo di salute pubblica, estendere la somministrazione del booster a tutti sia opportuno e necessario”, ha spiegato il farmacista cantonale ticinese Giovan Maria Zanini.

Zanini inoltre, nel corso della conferenza stampa, ha ricordato che non si viene convocati per il booster, ma “che bisogna iscriversi”. “Noi non possiamo convocare nessuno”, ha sottolineato.

FFCBNzmX0AE3yWb.jpg

Si attende la raccomandazione della vaccinazione di richiamo per tutti

25 novembre 2021, 11:07

“Il booster serve anche a ridurre i contagi”

La vaccinazione di richiamo, o “booster”, era raccomandata per gli “over” 65; ma l’evoluzione dell’epidemia “ci obbliga a evolvere; la dose di richiamo ora è indicata per tutti perché anche se la protezione contro decorsi gravi tra i più giovani resta alta, dopo sei mesi la protezione contro decorsi lievi scende di molto. Queste persone possono quindi ammalarsi in modo lieve ma se si ammalano possono contagiare più facilmente gli altri; grazie al booster invece la protezione contro i decorsi lievi ritorna a oltre il 90%. Accedere al booster significa quindi dare un contributo per affrontare l’epidemia: significa ridurre la possibilità di contagio sul territorio, cosa importante visto che il virus ha ripreso a circolare”, ha spiegato il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini.

“Negli anziani – ha aggiunto – serve inoltre a proteggere contro decorsi gravi, dato che in questa fascia della popolazione la protezione immunitaria scende”.

protezione vaccino.JPG

La protezione offerta dalla vaccinazione di richiamo

25 novembre 2021, 11:00

500’000 dosi: “Solo una cifra simbolica”

Il fatto di raggiungere mezzo milioni di dosi di vaccino somministrate è “solo una cifra simbolica; la percentuale dei completamente vaccinati è del 69% dell’intera popolazione, circa 4 punti percentuali in più della media svizzera”, ha aggiunto Zanini. “Siamo ai primi posti a livello federale, ma è un a magra consolazione: a livello internazionale la Svizzera ê in fondo alla classifica dei vaccinati; il Ticino si trova sopra l’Austria e la Germania, ma sotto rispetto a Francia, Italia e, soprattutto Portogallo”.

I presupposti “non promettono nulla di buono rispetto alle prossime settimana”, ma “siamo comunque contenti dell’andamento della vaccinazione di base”, ha aggiunto Zanini, “stiamo raggiungendo il traguardo delle 250’000 persone che si sono vaccinate”.

Ma questi dati non sono sufficienti, asserisce Zanini: “È importante che sempre più persone si vaccinino, ricordo che si può avere una consulenza individuale”.

25 novembre 2021, 10:57

“A breve mezzo milioni di dosi somministrate”

“A breve raggiungeremo la cifra simbolica di 500’000 dosi somministrate in Ticino: il numero di vaccinazioni ogni settimana è destinato a cresce”, ha spiegato per parte sua il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini, “questo anche grazie ai booster”.

25 novembre 2021, 10:56

“La situazione è cambiata”

“Altre misure non sono per ora necessarie, ma dobbiamo mettere in campo le misure che già conosciamo, come quelle igieniche, perché la situazione è cambiata. Anche se non c’è l’obbligo di mascherina, non significa che non la si può indossare in determinate situazioni”

Banner_HD_Cs.jpg

La campagna "Distanti ma vicini" passa dal blu all'arancione

25 novembre 2021, 10:50

“Negli ospedali pazienti giovani non vaccinati e anziani vaccinati”

“Negli ospedali svizzeri ora ci sono pazienti giovani con decorsi classici di Covid-19: sono pazienti non vaccinati – ha spiegato il medico cantonale ticinese Giorgio Merlani durante una conferenza stampa a Bellinzona –.Poi c’è una casistica di pazienti vaccinati ospedalizzati: hanno decorsi meno tipici, meno gravi, e sono soprattutto anziani. Sono stati vaccinati per primi, e si è visto che man mano che passa il tempo queste persone tendono a perdere un po’ di difesa immunitaria. Ma non fanno decorsi così gravi come se non fossero vaccinati, ma sono comunque persone anziane fragili che hanno bisogno di cure ospedaliere”.

Merlani, quindi, ribadisce: “Il vaccino non è fatto per non ammalarsi, ma per ridurre la gravità della malattia ed evitare decorsi gravi. Un effetto tuttora esistente, anche se le persone anziane perdono un po’ di difese immunitarie”.

Le persone non vaccinate, sottolineano Merlani, “rappresentano un quarto della popolazione adulta, mentre i non vaccinati rappresentano la stragrande maggioranza della popolazione: essendo un gruppo molto più grande, anche se ci sono vaccinati ospedalizzati, significa comunque che il vaccino funziona molto bene”.

Gli over 65 devono fare la vaccinazione di richiamo, per meglio proteggersi, ha sottolineato Merlani, aggiungendo che è chiaro che il vaccino riduce molto la trasmissibilità, “ma resta necessario rispettare le misure di igiene”, questo poiché, “la situazione in Svizzera non è favorevole”.

“In Ticino attualmente tra i ricoverati la metà sono vaccinati e l’altra metà anziani non vaccinati”, ha spiegato Merlani, rispondendo ai giornalisti.

Ospedali.jpg

La situazione degli ospedalizzati in Svizzera

25 novembre 2021, 10:44

“L’incidenza è maggiore laddove ci sono meno vaccinati”

Il medico cantonale ticinese Giorgio Merlani conferma: “In Svizzera l’incidenza è maggiore laddove ci sono meno vaccinati”

25 novembre 2021, 10:41

Ospedalizzazioni da tenere d’occhio

In Ticino, per quanto riguardano le ospedalizzazioni, la curva sta salendo, spiega il medico cantonale Giorgio Merlani.

25 novembre 2021, 10:41

“Casi: siamo in una fase di crescita”

“La percentuale dei test positiva sembra aumentare, ma più lentamente rispetto all’anno scorso”, ha spiegato il medico cantonale ticinese Giorgio Merlani. “Siamo in una fase di crescita”.

“Esiste una stagionalità del virus, ma ora ci vorranno maggiori sforzi, il virus gioisce del freddo e del fatto che si resta (quando fa freddo) all’interno”, ha aggiunto.

25 novembre 2021, 10:38

“In Ticino l’incidenza dei casi è la metà che in Svizzera, ma attenzione”

“In Ticino l’incidenza dei casi ê circa la metà che nel resto della Svizzera, ma è solo una questione di tempistiche: è vero abbiamo un certo vantaggio, ma che non deve essere sprecato”, ha sottolineato il medico cantonale Giorgio Merlani.

25 novembre 2021, 10:37

I casi arrivano dall’Austria e dall’est, non dall’Italia

“Siamo tornati nella situazione di dove fare una conferenza stampa: il segnale è chiaro. Osserviamo l’evoluzione della situazione a libello internazionale e nazionale: assistiamo a un aumento dei casi e delle ospedalizzazioni al centro e all’est Europa, laddove i tassi di vaccinazione sono piuttosto bassi. C’è la questione della vaccinazione, quella climatica e l’esperienza della popolazione confrontate con ondate precedenti. I casi ora arrivano dall’Austria e dall’est e non dall’Italia”. Lo ha dichiarato il medico cantonale ticinese Giorgio Merlani, in una conferenza stampa organizzata a Bellinzona.

25 novembre 2021, 08:55

La conferenza stampa da Bellinzona


Correlati