Ticino e Grigioni

Frenata per la mobilità nel Locarnese

Il Consiglio di Stato sospende il progetto di nodo intermodale dopo le decisioni del Consiglio comunale di Muralto annullate

  • 18 novembre 2021, 11:04
  • 10 giugno 2023, 16:02

Notiziario delle 11.00 del 18.11.2021: stop al nodo intermodale di Locarno-Muralto

RSI Info 18.11.2021, 12:22

  • Ti-Press
Di: sf/Diem

Battuta d’arresto per il nodo intermodale di Locarno-Muralto. Il Consiglio di Stato ticinese ha infatti sospeso il progetto, tassello centrale del Programma d’agglomerato (PALoc) per migliorare la mobilità nella regione che prevedeva la riqualifica dell’intero comparto della stazione.

Il Quotidiano del 13.11.2021 Il servizio

RSI Info 13.11.2021, 20:11

Le decisioni del Consiglio comunale di Muralto sulla modifica del Piano regolatore e le richieste di credito per i lavori, contro le quali è anche stata lanciata una raccolta di firme per chiedere il referendum, sono infatti state annullate in seguito a tre ricorsi accolti dal Consiglio di Stato.

Il Governo prevede quindi di procedere con le altre misure del PALoc, mentre per il modo intermodale verrà presentata una nuova richiesta di credito quando Enti locali e Commissione intercomunale dei trasporti del Locarnese e Vallemaggia avranno trovato un consenso attorno al progetto.

Problemi anche sul lago

Il periodo non è dei più rosei per il servizio di trasporto pubblico del Locarnese. Problemi si registrano infatti anche sul fronte della navigazione. L’Ente regionale di sviluppo, tramite una nota, giovedì ha denunciato "la situazione paradossale" che si verifica sul Verbano e chiede un intervento politico del Ticino a Berna.

La questione è legata al fatto che sul lato ticinese del Lago Maggiore circolano i mezzi di due compagnie di navigazione: la concessionaria italiana "Gestione Governativa dei Servizi Pubblici di Linea di Navigazione sui Laghi Maggiore, di Garda e di Como", che si occupa del traffico internazionale e la ticinese SNL (traffico interno). "La concessionaria italiana utilizza le sue credenziali di monopolista esclusivo sul Lago Maggiore anche per interferire sulle scelte del traffico interno svizzero quando queste non si allineano con i suoi interessi diretti" spiega una nota nella quale si sostiene che la società italiana di fatto impedisca lo sviluppo dell’offerta elvetica. L’ERS chiede al cantone di intervenire per difendere gli interessi nazionali e locali. In caso si insuccesso si propone di denunciare la Convenzione internazionale che disciplina i diritti di navigazione sul Lago Maggiore.

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