Il sindacato OCST ha presentato uno studio sulla situazione del precariato nel lavoro che in Ticino mostra ormai, come si precisa in una nota, “dimensioni notevoli e per molti aspetti preoccupanti". L’organizzazione rimarca come l’affermazione secondo la quale senza flessibilità non ci sia futuro sia sfruttata a scapito dei lavoratori, dimenticando che sono comunque la maggioranza dei consumatori.
L’OCST stigmatizza l’approccio secondo il quale la flessibilità in ambito lavorativo sia la panacea per i mali del settore, rammentando che quando la si chiede ai collaboratori deve avere una contropartita e deve essere attuata quando serve davvero per evitare che ogni circostanza pesi solo sulle spalle dei dipendenti.
Va perciò regolamentata, per offrire a chi lavora la giusta protezione, evitandone un uso improprio e permettendo alle aziende di non esser confrontate con una concorrenza sleale. Tra le situazioni di precarietà citate dal sindacato figurano i contratti a ore o su chiamata, tempi parziali con orari frammentati, stage, attività a tempo indeterminato e interinali.
EnCa
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